Se approvato, il Prevention of Equine Cruelty Act metterà fine alla macellazione e al trasporto del cavallo per il consumo umano negli Stati Uniti. Il Congresso USA ha rimesso all'ordine del giorno il provvedimento il 14 gennaio scorso, incalzato dalle associazioni protezionistiche che, durante la campagna elettorale hanno ottenuto la firma del Presidente degli Stati Uniti Barack H. Obama e del suo Vice Joe Biden all'American Horse Slaughter Prevention Act, un provvedimento simile a quello ricalendarizzato dal Congresso.
Lo scopo è di porre fine alla pratica di trasporto dei cavalli e delle carni di cavallo destinati all'alimentazione dell'uomo. Negli Stati Uniti non ci sono stabilimenti destinati alla macellazione del cavallo, ma la macellazione per il consumo alimentare è ancora praticata, con l'invio all'estero di capi vivi, ( Messico e Canada). Con l'approvazione del Prevention of Equine Cruelty Act, ciò non sarà più possibile.
Sebbene i pochi macelli statunitensi siano stati chiusi nel 2007, la mancanza di una legge federale che abolisca questa attività, continua a rendere di fatto possibile il consumo di carni equine e la macellazione di capi esportati vivi in Messico e Canada, fino a 100 mila esemplari nel 2008. Sotto accusa anche le procedure utilizzate alla macellazione nei due Paesi, incuranti delle condizioni di benessere dell'animale, ucciso ancora cosciente. Le carni così macellate sono destinate ai mercati europeo e asiatico.
L'opinione pubblica americana e uno schieramento bipartisan del Congresso hanno assunto un orientamento proibizionista dopo che il Dipartimento dell'Agricoltura degli Stati Uniti ha diffuso una vasta documentazione fotografica in cui si mostravano le raccapriccianti condizioni di trasporto e di macellazione dei cavalli.