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DIRETTIVA PESTICIDI, DAL 2011 MENO RISCHI SANITARI

DIRETTIVA PESTICIDI, DAL 2011 MENO RISCHI SANITARI
Il Parlamento Europeo trova il compromesso sulla Direttiva-Pesticidi. Le nuove norme, previste per il 2011, puntano all'uso sostenibile di pesticidi. Gli Stati membri dovranno adottare piani d'azione nazionali per la riduzione dei rischi e degli impatti sulla salute umana. Valutare i riflessi sull'alimentazione e sull'uso di antibiotici. Sperimentazione su animali vertebrati "solo ove non siano disponibili altri metodi".

L'Europarlamento  ha approvato un maxi-emendamento di compromesso in merito alla direttiva-pesticidi  che istituisce un quadro per realizzare un uso sostenibile dei pesticidi riducendone i rischi e gli impatti sulla salute umana e sull'ambiente e promuovendo l'uso della difesa integrata e di approcci o tecniche alternativi, quali le alternative non chimiche ai pesticidi. Il provvedimento dovrà essere applicato due anni dopo la sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell'Ue (inizio 2011). 

Si punta ad una difesa integrata e a tecniche alternative non chimiche ai pesticidi. La difesa fitosanitaria a basso apporto di pesticidi include l'agricoltura biologica.


Entro cinque anni dall'entrata in vigore della direttiva, gli Stati membri dovranno adottare piani d'azione nazionali per definire i propri obiettivi quantitativi, le misure e i tempi per la riduzione dei rischi e degli impatti dell'utilizzo dei pesticidi sulla salute umana e sull'ambiente e per incoraggiare lo sviluppo e l'introduzione della difesa integrata e di approcci o tecniche alternativi «al fine di ridurre la dipendenza dall'utilizzo di pesticidi». Nelle fasi di redazione e di revisione dei rispettivi piani d'azione nazionali, gli Stati membri dovranno tenere conto dell'impatto sanitario, sociale, economico e ambientale delle misure previste, delle specifiche condizioni a livello nazionale, regionale e locale, nonché dei gruppi di diretti interessati.

Si dovrà porre attenzione al calcolo di una previsione realistica dell'assunzione
attraverso la dieta. Ciò può venire realizzato per gradi,  Arrivando a previsioni sempre più realistiche della quantità assunta. Se del caso, si devono prendere in considerazione anche altre fonti di esposizione, per esempio residui da medicinali o da farmaci per uso  veterinario.

Molti microrganismi producono sostanze antibiotiche. Occorre evitare qualsiasi interferenza con l'impiego di antibiotici nella medicina umana veterinaria in ogni stadio dello sviluppo di un prodotto fitosanitario microbico.

L'Europarlamento ha toccato anche il tema della sperimentazione animale, stabilendo che la sperimentazione su animali vertebrati potrà essere realizzata «solo ove non siano disponibili altri metodi». Inoltre, gli Stati membri non dovranno accettare che, a sostegno delle domande di autorizzazione, siano avviati o ripetuti test e studi su animali vertebrati laddove avrebbero ragionevolmente potuto essere utilizzati i metodi convenzionali. Chiunque intenda eseguire test e studi su animali vertebrati dovrà quindi adottare i provvedimenti necessari per verificare che tali test e studi non siano già stati eseguiti o avviati. Mentre il richiedente potenziale e il titolare o i titolari delle autorizzazioni pertinenti dovranno fare tutto il necessario per assicurare la condivisione dei test e degli studi su animali vertebrati.  

Allegati
pdf DIRETTIVA PESTICIDI- TESTO CONSOLIDATO.pdf