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IN SVIZZERA LE NUOVE FRONTIERE SANITARIE DELL'UE

IN SVIZZERA LE NUOVE FRONTIERE SANITARIE DELL'UE
Niente piu' controlli veterinari supplementari tra la Svizzera e la UE. Da quest'anno l'Europa è un grande mercato unico di prodotti alimentari che include, oltre ai 27 stati membri, anche la Svizzera. La decisione verra' formalizzata oggi da Bruxelles. Ginevra e di Zurigo diventano le nuove frontiere europee per le ispezioni sanitarie sugli alimenti e sugli animali vivi.

Da quest'anno l'Europa puo' contare su un grande mercato unico dei prodotti alimentari che include, oltre ai 27 stati membri, anche la Svizzera. Dal primo gennaio 2009 infatti - ma la decisione verra' formalizzata da Bruxelles solo oggi - gli aeroporti di Ginevra e di Zurigo sono diventati le nuove frontiere europee per i controlli e le ispezioni sanitarie sugli alimenti e sugli animali vivi importati ed esportati dall'Ue.

Gia' gli scambi commerciali tra l'Ue e la Svizzera nel 2007 hanno superato in valore il miliardo di euro. Il primo impatto concreto della decisione e' la soppressione di 11 posti di ispezione comunitari in Italia, Germania, Francia ed Austria. In Italia, quelli di Chiasso, del Gran San Bernardo-Pollein e di Campocologno. Per gli operatori, in primo luogo gli italiani, questo significhera' procedure commerciali piu' snelle e meno costose.


Di fatto Berna, nonostante l'elevato numero di euroscettici nel Paese, ha deciso di recepire nel proprio ordinamento federale tutta la legislazione europea in materia di sanita' animale, con un impatto rilevante sotto il profilo commerciale e normativo. Non solo. La decisione ha anche un forte valore simbolico - sottolineano alla Commissione europea - in quanto si riconosce il valore e l'efficacia della legislazione comunitaria in materia di sicurezza alimentare. A Bruxelles si ricorda anche che sui prodotti alimentari esportati vi sono Paesi terzi che non effettuano piu' controlli nazionali in quanto le regole Ue sono piu' severe delle loro.


La prima conseguenza della creazione dei nuovi posti di ispezione frontalieri Ue di Ginevra e Zurigo e' quindi la soppressione di altri 11 posti in Italia, Germania, Francia e Austria. Questo significa che non vengono effettuati piu' controlli veterinari supplementari tra il territorio svizzero e quello comunitario. Inversamente, gli stati membri effettuano i controlli veterinari per gli alimenti destinati alla Svizzera. Sul fronte commerciale gli operatori, tra cui quelli italiani, saranno i primi beneficiari di procedure piu' snelle e meno costose. Si ritiene infatti che in un anno verranno soppressi circa 5.000 atti amministrativi per i controlli sulle derrate importate dalla Svizzera. Se si considera invece l'ammontare delle esportazioni europee da parte dei 27 stati membri il numero delle procedure soppresse viene piu' che raddoppiato. A questo si aggiungono i minori costi a carico degli operatori legati alla soppressione dei controlli: oneri che variavano da 30 ai 350 euro per ogni partita e quantita'. (ANSA)