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RAPPORTO SULLA LEGALITA’ NELL’AGRO-ALIMENTARE

RAPPORTO SULLA LEGALITA’ NELL’AGRO-ALIMENTARE
Nell'ambito delle Celebrazioni Ufficiali Italiane della Giornata Mondiale dell'Alimentazione, è stato presentato il Primo Rapporto sulla legalità e la sicurezza in agricoltura nell'era della globalizzazione, realizzato dalla Fondazione Cloe. Il primo "Rapporto sulla legalità e la sicurezza in agricoltura nell'era della globalizzazione", curato dalla Fondazione Cloe evidenzia alcuni dati che suggeriscono la necessita' di un modello normativo organico in materia di sicurezza alimentare e la persistenza di diffuse illegalità in zootecnia. Il Rapporto, presentato in occasione della Giornata Mondiale dell'Alimentazione del 29 ottobre scorso, è un volume di circa 350 pagine ricco di dati e analisi relative alle principali tipologie di criminalità economica e finanziaria in agricoltura ed al ruolo delle organizzazioni criminali nel controllo del mercato agroalimentare.

All'interno del Rapporto, una ricognizione analitica sulla normativa regionale di recepimento delle direttive Ue in materia di sicurezza alimentare e sui principali progetti di tracciabilita' dei prodotti agroalimentari avviati a livello regionale, ha evidenziato un quadro normativo frammentato e disorganico. C'e' il rischio - rileva il rapporto - che l'organicita' e la congruenza delle linee-guida europee per la sicurezza alimentare possano incrinarsi dal momento che le diverse regioni, in linea con l'autonomia di cui dispongono, si muovono liberamente nella pianificazione e nell'applicazione delle direttive e dei regolamenti Ue. "In Italia - afferma il Segretario Generale della Fondazione Cloe, Francesco Baldarelli - si registra una forte domanda di sicurezza alimentare e di qualità degli alimenti immessi sul mercato. Dal rapporto emerge che la legislazione europea ed in particolare quella italiana contengono norme estremamente vincolanti per far sì che sulla nostra tavola giunga solo cibo sano e sicuro. Un limite è però rappresentato dalla presenza, in materia di sicurezza alimentare, sia di un contesto normativo disomogeneo sia di una molteplicità di soggetti istituzionali non perfettamente coordinati tra di loro, per cui in futuro occorrerà indirizzare ogni sforzo per semplificare e razionalizzare il modello nazionale di sicurezza alimentare".

Il Rapporto fa il punto anche sulle forme di illegalità presenti nel settore zootecnico, focalizzandosi in particolare sul ruolo ricoperto organizzazioni criminali di stampo mafioso. L'abigeato è in aumento, rubare bestiame è un reato molto redditizio visto che ogni capo ha un valore che si aggira intorno ai 3.000 euro. Nel 2006 i furti di animali da allevamento in Italia sono aumentati del 20% rispetto all'anno precedente. Il Rapporto analizza le più recenti inchieste contro la macellazione abusiva e traffici di carne. Un aspetto che caratterizza il fenomeno della macellazione abusiva è legato alle piccole o grandi associazioni per delinquere che si mettono in connessione tra loro per lucrare sui furti di bestiame ed inserire la carne in mercati illegali paralleli. E infine, le corse clandestine dei cavalli: per le organizzazioni criminali sono un sicuro e redditizio investimento dei propri illeciti introiti economici, una sola corsa può fruttare fino a 50.000 euro. (fonti: AGI/Agronotizie)