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AIE, LA SIVE CHIEDE PROCEDURE UNIFORMI

AIE, LA SIVE CHIEDE PROCEDURE UNIFORMI
La Società Italiana Veterinari per Equini ha firmato insieme ad ANMVI, la richiesta alla Direzione Generale della Sanità Animale e del Farmaco Veterinario di rendere omogenee le procedure di prelievo e di registrazione. La SIVE suggerisce l'emanazione di un documento integrativo delle vigenti disposizioni in materia di sorveglianza dell'AIE. Al Direttore Generale della Sanità Animale e del Farmaco Veterinario, Gaetana Ferri, la SIVE ha indirizzato una nota di richiesta e di proposta in materia di sorveglianza dell'anemia infettiva degli equidi (AIE). Nella lettera, firmata insieme all'ANMVI, si chiede l'armonizzazione degli adempimenti procedurali, il coinvolgimento dei medici veterinari liberi professionisti e alcune integrazioni al Protocollo Operativo regionale.

La richiesta di direttive uniformi scaturisce dall'evidenza che le Regioni, le Province e i Servizi Veterinari hanno disposto modalità di prelievo e di registrazione con prassi spesso molto diverse. L'equide, soprattutto non destinato alla produzione alimentare, si sposta frequentemente sul territorio nazionale e queste divergenze hanno già creato problemi a proprietari ed allevatori. "Tra queste divergenze - scrive la Presidente della SIVE Paola Gulden- spicca la differente possibilità di registrazione dell'esito anche da parte di veterinari liberi professionisti iscritti ad albi regionali o autorizzati dai servizi veterinari".

"La possibilità di registrazione da parte di qualunque veterinario chiaramente identificato e registrato- prosegue la nota- sia dipendente che libero professionista, renderebbe molto più snella ed efficace l'applicazione delle disposizioni in materia di sorveglianza della AIE. La trascrizione, oltre all'esito, di alcuni dati relativi al prelevatore e all'esame di laboratorio sul documento dell'equide renderebbe, a nostro avviso, molto più efficace la verifica dei dati da parte delle autorità competenti".

Un documento integrativo delle disposizioni vigenti come quello auspicato, oltre ad evitare interpretazioni difformi, potrebbe inoltre indicare alcune linee di indirizzo atte a semplificare la verifica della correttezza degli esiti riportati sui documenti di identità degli equidi e quindi a garantire l'efficacia della sorveglianza della AIE. In particolare, la Società Italiana Veterinari per Equini suggerisce la creazione di un Albo regionale dei veterinari riconosciuti da parte delle Regioni che non lo hanno già creato.

L'armonizzazione auspicata potrebbe facilmente diventare operativa, oltre che con la realizzazione di un albo regionale dei veterinari riconosciuti da parte di tutte Regioni che non l'avessero già creato, con apposite integrazioni al Protocollo Operativo delle Regioni, relativamente ai prelievi per la diagnosi dell'anemia infettiva, all'elenco dei Medici Veterinari Riconosciuti e agli esiti delle prove.

Il Piano di Sorveglianza Nazionale dell'Anemia Infettiva degli Equidi, varato dal Ministero della Salute, ha validità fino al 31 dicembre del 2009.