Le linee guida per il mondo accademico già illustrate in Consiglio dei ministri saranno oggetto di confronto con il mondo accademico e in Parlamento. «Le linee guida sono un documento programmatico di legislatura - ha spiegato Gelmini - che offriamo al dibattito con il mondo accademico e che sarà oggetto di discussione nelle commissioni competenti e nelle Aule parlamentari». Quattro le priorità delle linee guida: la riforma del reclutamento dei docenti e dei ricercatori, la riforma del dottorato di ricerca, un forte impegno sulla valutazione e riforma della governance.
Il Ministro non prende posizione, ma ha già rilasciato considerazioni critiche anche sul valore legale del titolo di studio, "un istituto le cui ragioni d'essere sembrano superate" a favore dell'accreditamento del corso di laurea. Dovrebbe essere questa la via per garantire "il valore sostanziale dei titoli rilasciati dagli atenei, superando una concezione formalistica che è anche causa, non ultima, di alcune degenerazioni del sistema". Verranno quindi definiti degli standard precisi che potranno dare precise garanzie agli studenti, rendendo possibile la trasparenza dell'offerta didattica, la mobilità e la compatibilità con il resto d'Europa.
Per ora, il Decreto in vigore, stabilisce che a decorrere dall'anno 2009, al fine di promuovere e sostenere l'incremento qualitativo delle attivita' delle universita' statali e di migliorare l'efficacia e l'efficienza nell'utilizzo delle risorse, una quota non inferiore al 7 per cento del fondo di finanziamento ordinario sarà ripartita prendendo in considerazione: a) la qualita' dell'offerta formativa e i risultati dei processi formativi; b) la qualita' della ricerca scientifica; c) la qualita', l'efficacia e l'efficienza delle sedi didattiche.