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MELAMINA, COMUNICATO DEI DIRIGENTI PRECARI

MELAMINA, COMUNICATO DEI DIRIGENTI PRECARI
Se il cittadino italiano non ha corso rischi non è grazie alla repressione ma alla prevenzione. E questa garanzia è data da dirigenti veterinari con contratti in scadenza. "E' necessario che l'opinione pubblica italiana sia messa al corrente di questo fatto increscioso".

"E' con dolore e preoccupazione che ci troviamo costretti a denunciare il fatto che la maggior parte dei Veterinari preposti ai suddetti uffici siano precari ormai da molti anni e oggi titolari di un contratto di lavoro in scadenza nei prossimi mesi.I tagli previsti dal governo colpiscono in modo grave la spesa per la tutela della salute pubblica e per la prevenzione ed impediscono la necessaria stabilizzazione di questi operatori sanitari".

In questi giorni di grande allarme per la scoperta di alti livelli di melamina nel latte e prodotti derivati del latte di origine cinese, i Medici Veterinari Dirigenti precari attualmente in servizio presso l'Ufficio Veterinario Adempimenti Comunitari di Parma hanno diffuso un comunicato stampa in cui si legge che "grande risalto è stato dato dai mezzi di informazione pubblica all'opera di repressione della frode alimentare che sarebbe alla base di tale gravissimo incidente sanitario, repressione che ha comportato il ritiro dai mercati nazionali dei prodotti sospetti. Ma come è risaputo la repressione per definizione giunge sempre troppo tardi tanto che le autorità sanitarie mondiali non hanno potuto escludere che i prodotti incriminati siano arrivati regolarmente sulle tavole dei consumatori mettendo a rischio la cittadinanza mondiale, compresa quella italiana".

Se il cittadino italiano, come sembra a tutt'oggi, è andato incontro ad un rischio minimo di consumare prodotti contaminati - prosegue il comunicato- "ciò è dovuto, non all'opera di repressione bensì all'opera di prevenzione che i Servizi Veterinari Pubblici effettuano vigilando costantemente sulla regolarità e la conformità sanitaria dei prodotti di origine animale oggetto di scambi commerciali. Tra questi servizi sanitari, gli uffici preposti ai prodotti di origine animale oggetto di scambi internazionali vi sono in primo luogo i Posti di Ispezione Frontaliera (P.I.F) che hanno come ambito di intervento i controlli sui prodotti di importazione dai Paesi Terzi e gli Uffici Veterinari per gli Adempimenti Comunitari (U.V.A.C.) competenti per i prodotti di commercializzazione intracomunitaria. Così sono messi a repentaglio i controlli sanitari sui prodotti come quelli che oggi allarmano giustamente il cittadino italiano".

Tra qualche mese infatti centinaia di tecnici professionisti verranno a mancare e gli uffici non potranno assolvere più ai loro imprescindibili compiti. "E' necessario che l'opinione pubblica italiana sia messa al corrente di questo fatto increscioso per salvaguardare effettivamente la propria salute e la salubrità di quello che mette sul proprio piatto e su quello dei propri bambini".