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CESARE GALLI: CERCHERO’ DI SALVARE LE RICERCHE

CESARE GALLI: CERCHERO’ DI SALVARE LE RICERCHE
Dopo diciassette anni di attività, il Laboratorio di Cesare Galli rischia la chiusura per mancanza di fondi. Ma il Collega, che a luglio ha ricevuto l'ennesimo riconoscimento internazionale, vuole salvare le sue ricerche e continuarle in Italia.

"Ci autofinanzieremo". Cesare Galli, il Collega ricercatore noto nel mondo per le sue ricerche sugli embrioni e la clonazione animale, è più realista che amareggiato di fronte al rischio che il suo Laboratorio per la tecnologia della riproduzione (LTR) alla fine di quest'anno debba interrompere, per ragioni economiche, diciassette anni di attività coronata da prestigiosi riconoscimenti internazionali. L'ultimo premio, il Summet Prize, gli è stato conferito a luglio durante il congresso internazionale sulla riproduzione animale.


Il fatto è che "negli ultimi mesi l'attuale Consiglio d'Amministrazione di CIZ ha manifestato l'impossibilità di sostenere la sede LTR, dopo 17 anni di attività, a causa della mancanza di interesse verso la ricerca biotecnologica, che da anni LTR affianca a quella zootecnica, e della sfavorevole congiuntura economica". Lo riferisce lo stesso Galli in un comunicato dove spiega anche come intende affrontare il problema: "insieme a mia moglie sto valutando come continuare l'attività di ricerca, ampliando i servizi che forniamo agli allevatori di bovini e di cavalli ma anche ai ricercatori all'estero con l'addestramento tecnologico".

[IMMAGINE3]Da Porcellasco, in provincia di Cremona, il Laboratorio di Cesare Galli ha portato significativi avanzamenti nel campo della ricerca mondiale; gli studi in corso riguardano la realizzazione di biobanche per tutelare le specie in pericolo, attraverso nuove tecniche di conservazione delle cellule animali, come la liofilizzazione.

Il Collega, raggiunto telefonicamente da @nmvi Oggi, ha spiegato che non intende lasciare l'Italia, che il problema del finanziamento della Ricerca è un problema mondiale, meno sentito all'estero dove prevale il contributo economico dei privati e i privati, dice "hanno il diritto di prendere le decisioni sui loro bilanci".

In controtendenza rispetto ai cervelli in fuga, Galli ha iniziato le sue ricerche nel Regno Unito e le ha trasferite in un piccolo centro nella campagna cremonese, lavorando con un personale di 11 addetti che oggi intende salvaguardare.

L'ANMVI è solidale con il Collega e ha pubblicamente espresso l'auspicio che la sua attività di ricerca possa continuare, proprio alla luce della riflessione etica che la clonazione sta suscitando in tutta Europa. Senza ricerca scientifica il dibattito sarà lasciato al pregiudizio.

Allegati
pdf Comunicato Stampa Simmet Prize.pdf