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AGGRESSIONI CRIMINALI, INTERROGAZIONE PARLAMENTARE

AGGRESSIONI CRIMINALI, INTERROGAZIONE PARLAMENTARE
Fra luglio e agosto cinque episodi di chiaro stampo criminale ai danni di altrettanti Colleghi. L'ultimo la sera del 22 agosto a Reggio Calabria. Interrogazione parlamentare al Ministro del Welfare per ripristinare legalità e sicurezza. ANMVI: aspettiamo parole di pubblica condanna dal Governo. Nel corso dei mesi estivi si sono verificati episodi intimidatori, di aggressione e di minaccia, di chiaro stampo criminale, ai danni di Medici Veterinari impegnati ad attendere i propri compiti istituzionali, di controllo e di tutela della sanità pubblica. L'ultimo il 22 agosto scorso, ancora in Calabria: un attentato incendiario nel garage della casa di Salvatore Borruto, Direttore dell'Area B ASP di Reggio Calabria. Anche in questo caso, fortunatamente senza conseguenze sulla persona e sulla famiglia del Collega, l'intimidazione sarebbe riconducibile alle azioni di prevenzione e controllo svolte nell'ambito dei compiti istituzionali. Due giorni prima, Borruto aveva illustrato in conferenza stampa i dati sul sequestro di prodotti ittici venduti illegalmente, con conseguente intervento sanzionatorio e deferimento all'autorità giudiziaria di quattro persone.

"Uno solo di questi atti criminali basta a suscitare la pronta reazione delle istituzioni democratiche"- dichiara l'On Gianni Mancuso in una interrogazione in cui chiede al Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali di esprimere "pubblica condanna verso i gravi episodi verificatisi ai danni dei medici veterinari e dell'Autorità che essi rappresentano".
L'interrogante chiede anche che lo stesso Ministero "esprima pubblica solidarietà nei confronti delle vittime e della Categoria medico veterinaria e l'adozione di opportuni provvedimenti per accertare i fatti accaduti e ripristinare le condizioni per l'esercizio di una missione di pubblica tutela in condizioni di sicurezza e di legalità".

Il Presidente dell'ANMVI, Carlo Scotti, ha chiesto da tempo un pubblico pronunciamento alle autorità di governo, nuovamente sollecitato ora con un atto di indirizzo parlamentare.

La FNOVI ha reagito valutando la possibilità di costituirsi parte civile, perchè questo tipo di aggressioni travalica la sfera personale del danneggiato e si concretizza in una vera e propria minaccia al ruolo istituzionale svolto dal medico veterinario a tutela della salute pubblica. Il Sivemp ha chiesto che i veterinari siano accompagnati dalle forze dell'ordine.

L'unica voce, fino ad ora, è stata quella del Prefetto di Catanzaro. "La sicurezza dei medici veterinari è all'attenzione degli organi di governo- ha dichiarato il Prefetto alla FNOVI, assicurando di aver coinvolto i rappresentanti delle Forze dell'ordine presenti sul territorio. Ma nessuna autorità del Governo, ed in particolare del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociale, è fino ad ora intervenuta pubblicamente, con chiare parole di condanna dei crimini e di solidarietà verso professionisti impegnati ad applicare le leggi sanitarie.

Ai primi di luglio, il Capo dipartimento di prevenzione dell'Azienda sanitaria di Vibo Valentia è stato aggredito e picchiato da due persone mentre si trovava nel suo ufficio. L'aggressione è stata posta dagli inquirenti in relazione al provvedimento amministrativo adottato dalla vittima nei confronti di una azienda zootecnica. Pochi giorni dopo, un nuovo gravissimo atto criminale ha colpito un medico Veterinario dell'Azienda sanitaria di Catanzaro: sono stati esplosi alcuni colpi di pistola contro il portone della sua casa di campagna a Chiaravalle Centrale, già oggetto in passato di numerosi atti intimidatori.

La Presidente dell'Ordine dei medici veterinari di Crotone è stata vittima, ai primi di agosto, di una aggressione durante l'espletamento del servizio quale veterinario convenzionato presso l'Azienda Sanitaria di Crotone.

Nello stesso mese, a Ragusa è stata date alle fiamme da ignoti la casa di un medico veterinario della Asl 7 di Ragusa, professionista impegnato nei servizi di prevenzione sanitaria degli allevamenti. La natura dolosa dell'incendio e il movente sarebbero da ricercare nell'attività professionale del veterinario e negli interessi di qualche settore della zootecnia locale ad impedire trattamenti e controlli sanitari. Il Consiglio Direttivo dell' Ordine dei Medici Veterinari di Ragusa che alla fine di un'assemblea degli iscritti, convocata a seguito dell'attentato subito dal Dott. G. Farina, ha diramato un comunicato stampa nel quale si legge, tra l'altro, che "Dopo l'ennesimo attentato i veterinari iscritti all'Ordine di Ragusa hanno deciso di non dare più assistenza a quanti non accettano di applicare la norma alimentare nei vari segmenti della filiera produttiva degli alimenti di origine animale. Le realtà produttive che si vogliono tenere fuori dalle regole . . . saranno segnalate alle direzioni generali della AUSL".

 

Allegati
pdf ATTENTATO INCENDIARIO AL COLLEGA BORRUTO.PDF
pdf ARTICOLO CONFERENZA STAMPA IL PESCE SICURO DELL'ASP.PDF