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WELFARE, IL COMMENTO DELL’ANMVI AL LIBRO VERDE

WELFARE, IL COMMENTO DELL’ANMVI AL LIBRO VERDE
I privati sono ben visibili e partecipi del futuro modello sociale delineato dall'On Ministro Maurizio Sacconi. E' questo il dato saliente del Libro Verde secondo la lettura dell'Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani, che apprezza la spinta modernizzatrice ed inclusiva del testo. Aderendo alla consultazione pubblica sul Libro Verde, l'ANMVI ha inviato al Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociale un contributo di propositivo sostegno al futuro modello sociale delineato nel documento La vita buona nella società attiva.

I privati sono ben visibili e partecipi del futuro modello sociale delineato dall'On Ministro Maurizio Sacconi. E' questo il dato saliente del Libro Verde secondo la lettura dell'Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani, che apprezza la spinta modernizzatrice ed inclusiva del testo.
La vita, infatti, è buona se tutta la società è attiva, in un contesto collaborativo e partecipativo, fatto di "un'ampia rete di servizi e di operatori, indifferentemente pubblici o privati".

L'ANMVI è da tempo impegnata a valorizzare presso le istituzioni, nazionali e regionali, il patrimonio di conoscenza e di esperienza dei medici veterinari, nella convinzione che l'approccio delle Amministrazioni verso le professioni intellettuali, con particolare riguardo a quelle mediche, debba trascendere dalle collocazioni in cui si esse si esercitano (Pubblico o Privato) per privilegiare il fine di salute e di benessere della società.

Nell'economia della conoscenza le istituzioni debbono modernizzarsi anche sapendo tradurre in vantaggio sociale il contributo intellettuale delle professioni, in termini di valore aggiunto e di razionalizzazione delle risorse per il sistema pubblico. Che le parole chiave siano "qualità", "responsabilità" e "sussidiarietà" per un sistema Welfare integrato, che sa valorizzare le eccellenze, e armonizzare efficienza ed efficacia dei servizi offerti, senza squilibri fra pubblico e privato.

Tutto questo, avendo preso atto, come si legge nel Libro, che è ormai "finito il tempo della contrapposizione, tutta ideologica, tra Stato e mercato ovvero tra pubblico e privato" e che "l'alleanza tra soggetti erogatori pubblici e privati" si basa sul "pieno utilizzo delle risorse pubbliche e private" . Ciò deve a maggior ragione realizzarsi nella sanità, dove deve cadere ogni resistenza alla modernizzazione auspicata dal nuovo Welfare.

Ricorre nel Libro Verde, ma forse poteva meritare qualche rigo in più, la parola "prevenzione" che in campo sanitario rappresenta la vera chiave di volta per le garanzie dei cittadini e per la risorse finanziarie. La cultura della prevenzione è una cultura di responsabilità che matura se innanzitutto sono le istituzioni a riconoscerla come priorità e come fattore di controllo della spesa sociale.

E' invece del tutto assente nel testo, la parola "professionisti" e questa analisi è un invito a tener conto che una lettura davvero moderna della società, del lavoro, della salute e delle politiche sociali non può solo guardare all'impresa, ma deve dare il giusto peso al lavoro autonomo delle professioni intellettuali, un peso che durante le ultime Legislature hanno dimostrato essere determinante sul piano economico e politico.

Anmvi ricorda infine che Confprofessioni, a cui aderisce, è firmataria del Protocollo del Welfare e del CCNL dei dipendenti dei liberi professionisti, due atti che sottolineano il ruolo delle professioni liberali, anche in termini di contributo alla crescita e allo sviluppo del Paese.

Allegati
pdf LIBRO VERDE CONTRIBUTO ANMVI ALLA CONSULTAZIONE PUBBLICA.pdf