Alcuni deputati del Parlamento europeo hanno presentato una dichiarazione scritta in cui sottolineano l'importanza delle libere professioni nell'Unione europea. Artefici di questa iniziativa sono stati la tedesca Angelika Niebler e la francese Françoise Grossetête, gli italiani Stefano Zappalà e Patrizia Toia, e la spagnola Cristina Gutiérrez-Cortines.
La dichiarazione scritta che prende le mosse dalla deregolamentazione delle farmacie, parla di " prematura liberalizzazione dei servizi professionali" che "potrebbe portare a un decadimento della qualità e al venir meno della completa copertura della fornitura, ad esempio nel caso della medicina ". Chiedono, inoltre, maggiore rispetto per "la struttura di autogoverno delle libere professioni", così come per il loro "potenziale contributo nell'attuazione della strategia di Lisbona".
Questa dichiarazione circa l'importanza delle professioni per l'Europa pone inoltre l'accento sulla "responsabilità individuale e la fornitura di servizi da parte di individui" che vanno viste come un'espressione fondamentale della sussidiarietà". La dichiarazione attualmente in corso esorta specificatamente la Commissione affinchè "rispetti il valore aggiunto delle professioni per la società europea" e "garantisca che tali professioni non siano valutate unicamente con i criteri dell'economia del mercato"