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UN PROGETTO DI LEGGE PER 6 NUOVI ORDINI

UN PROGETTO DI LEGGE PER 6 NUOVI ORDINI
L'ex ministro della Salute Livia Turco ha depositato alla Camera un nuovo progetto di legge per l'istituzione degli Ordini delle professioni sanitarie infermieristiche, ostetrica, riabilitative, tecnico-sanitarie e della prevenzione in attuazione della legge 43 del 2006.

L'ex ministro della Salute Livia Turco (Ds) ha depositato alla Camera un nuovo disegno di legge per l'istituzione degli Ordini delle professioni sanitarie infermieristiche, ostetrica, riabilitative, tecnico-sanitarie e della prevenzione in attuazione di quanto previsto dalla legge 43 del 2006.

Nel disegno di legge, si precisa in una nota, l'onorevole del Pd, neo capogruppo dei democratici alla Commissione Affari Sociali e Sanita' della Camera, prevede l'istituzione di sei nuovi Ordini professionali (infermieri, ostetriche, tecnici sanitari di radiologia medica, professioni sanitarie della riabilitazione, professioni tecnico-sanitarie e professioni sanitarie della prevenzione).

Ai nuovi Ordini viene riconosciuta la natura di enti pubblici non economici, sottoposti alla vigilanza del Ministero della Salute e con autonomia patrimoniale, finanziaria, statutaria e regolamentare. I sei Ordini si costituiranno in altrettante Federazioni nazionali mentre all'interno di ciascun Ordine e' prevista l'articolazione delle 22 professioni afferenti gli Ordini in Albi provinciali, che saranno comunque soggetti alle disposizioni dei codici deontologici approvati dalle Federazioni nazionali dei tre Ordini professionali di riferimento.

Gli statuti degli Ordini e delle Federazioni dovranno attenersi a una serie di principi tra i quali: democraticita' nelle procedure di elezione degli organi; non discriminazione per motivi religiosi, sessuali, razziali, politici o relativi ad altra condizione personale o sociale; la partecipazione effettiva alla vita dell'Ordine delle professioni meno rappresentate nel Consiglio direttivo; la leale collaborazione con lo Stato e gli altri Enti pubblici; la separazione della funzione di indirizzo politico dalla gestione amministrativa. E' inoltre prevista l'incompatibilita' tra cariche ordinistiche e qualsiasi altra carica esecutiva in partiti, sindacati, enti previdenziali e incarichi di governo nazionale o locale.

Per l'iscrizione agli Ordini sara' indispensabile un titolo universitario o equivalente, mentre sono previste specifiche norme per l'esercizio professionale dei professionisti comunitari ed extracomunitari. Il decreto stabilisce infine le attivita' riservate alle 22 professioni sanitarie inserite nell'ambito dei sei Ordini. (ANSA).