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SALUTE, ANMVI: BERLUSCONI CI RIPENSI

SALUTE, ANMVI: BERLUSCONI CI RIPENSI
Lo strumento non è definito, potrebbe essere un disegno di legge o un "congruo numero di sottosegretari", ma le funzioni del Ministero della Salute potrebbero tornare ad avere più peso e più garanzie nell'assetto governativo. L'ANMVI scrive al Premier.

"Mi pare che il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, anche con i suoi colloqui con il capo dello Stato Giorgio Napolitano, abbia compreso la necessità di pensare a garantire tutti questi elementi. Non so se ciò avverrà con un disegno di legge - ha proseguito - ma deve esserci un intervento per garantire al ministero della Salute un congruo numero di sottosegretari, che lavorino per mantenere le prerogative di questo dicastero. Ed è un'idea che condividiamo anche con l'opposizione".

Sono parole del senatore Cesare Cursi, ex sottosegretario alla salute con delega alla veterinaria nel Berlusconi ter, che sottolinea l'importanza di far tornare il Ministero della Salute come era.


Appelli in questa direzione sono stati lanciati da tutto il settore della sanità. L'ANMVI ha espresso contrarietà al super ministero del Welfare fin dalla discussione della Finanziaria 2008 che ha portato all'accorpamento di Lavoro, Salute e Politiche Sociali. Insieme a Confprofessioni, all'interno del quale l'ANMVI guida il comparto dei professionisti della sanità, è stato siglato un "patto" per lo sviluppo del Paese che prevede il mantenimento del Ministero della Salute.


Dopo le dichiarazioni del Senatore Cursi, il Presidente dell'Associazione Carlo Scotti, ha scritto una lettera al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, a sostegno del ripristino del Dicastero affinchè il nostro Paese non sia privato di un Ministero della Salute e i cittadini possano continuare ad essere garantiti da un Esecutivo che che mette la sanità pubblica veterinaria e la sicurezza alimentare al centro delle politiche sanitarie.

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