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LA STRADA DEL COLLE NON PIACE AI PRECARI

LA STRADA DEL COLLE NON PIACE AI PRECARI
Si prospetta la stesura di un DPR, in sostituzione del DPCM non approvato, per attuare a breve un concorso pubblico di reclutamento dei Dirigenti Sanitari. Per l'Amministrazione sarebbe l'unica via percorribile. Per i precari non è la soluzione.

I dirigenti sanitari del Ministero vedrebbero "risolta" la loro condizione di precari attraverso un Decreto del Presidente della Repubblica. E' questa l'ipotesi avanzata dall'Amministrazione ministeriale nel corso di una riunione convocata in via Giorgio Ribotta a fine aprile, prima della nomina del nuovo Ministro del Welfare, ipotesi che tuttavia non soddisferebbe le aspettative dei 200 colleghi sanitari di tutta Italia.

La strada indicata dal DPR ricalcherebbe il percorso abbozzato in un decreto della presidenza del Consiglio dei Ministri che con la caduta della Legislatura non è mai venuto alla luce e sul quale i precari avevano manifestato forti perplessità. A parere dei precari, il passaggio da Palazzo Chigi al Quirinale cambierebbe ben poco la sostanza del percorso di stabilizzazione: il prospettato concorso pubblico di reclutamento dei Dirigenti Sanitari non darebbe garanzie di stabilizzazione per tutti i precari. L'Amministrazione ministeriale non fa mistero che la stabilizzazione di un così folto numero di precari dirigenti rappresenterebbe una difficoltà specie dopo i pareri contrari di Ragioneria di Stato e della Corte dei Conti.

I colleghi precari, giunti per l'occasione da tutte le regioni d'Italia, hanno espresso notevoli perplessità sulla soluzione proposta. E' stato fatto presente come il concorso pubblico "sanatoria" sia già stato attuato dal Ministero negli anni passati (ultimo concorso del 2000) non risolvendo affatto la situazione di precarietà dei colleghi che da più tempo prestavano servizio alle frontiere e negli UVAC, anzi acuendo ancora di più situazioni di disagio lavorativo che si sono trascinate negli anni (10 anni è la media del lavoro prestato, la maggior parte dei quali trascorsi senza alcuna tutela contrattuale). Anche colleghi entrati in graduatoria a suo tempo nell'ultimo concorso, non sono comunque mai stati chiamati in ruolo. Alcuni precari hanno delineato possibili vie alternative da seguire come, da ultimo, gli esempi di stabilizzazione seguiti da alcuni Istituti Zooprofilattici che hanno, a detta dei colleghi, sapientemente sfruttato le leggi per stabilizzare, tramite concorso riservato, i propri precari.

L'ANMVI ha avviato contatti con il Ministro al Lavoro, Salute e Politiche Sociali, Maurizio Sacconi e con il Ministro alla Pubblica Amministrazione Renato Brunetta.