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UN VICE MINISTRO ALLA VETERINARIA

UN VICE MINISTRO ALLA VETERINARIA
Non solo mantenere il Ministero della Salute, ma addirittura rafforzarlo. L'ANMVI rilancia alle forze vincitrici delle elezioni politiche la proposta di un Vice Ministro alla veterinaria e la creazione di una Direzione Generale specifica per il benessere e la tutela animale.

Nel corso della passata Legislatura abbiamo avuto parecchie conferme della trascuratezza che ha caratterizzato i rapporti fra le istituzioni politiche e la veterinaria. È per questa scarsa considerazione della funzione veterinaria che non siamo favorevoli al Ministero Unico del Welfare. Non siamo favorevoli ad un ritorno alla Bassanini che accorpando Salute, Previdenza e Affari Sociali rischia di annacquare la sanità, figuriamoci se la veterinaria non annegherebbe... figuriamoci se l'emorragia in corso dalla salute alle politiche agricole o dalla professione verso altre professioni non rischierebbe di peggiorare.

La nostra proposta ai due maggiori schieramenti politici (PD e PDL) - che rilanciamo ora alla compagine vincitrice delle elezioni politiche - è decisamente ardua e contro corrente: vorremmo non solo mantenere il Ministero della Salute, ma addirittura rafforzarlo e, se possibile, potenziare la struttura dipartimentale della sanità veterinaria. Condividiamo da tempo una proposta che sappiamo essere il cavallo di battaglia di una delle maggiori associazioni animaliste nazionali: un Vice Ministro alla veterinaria e una Direzione Generale specifica per il benessere e la tutela animale che sappia finalmente farsi carico di aspetti del rapporto uomo-animale oggi trascurati o trattati in regime di emergenza.

Crediamo che attraverso il progetto Leavet, attraverso la creazione di una rete di strutture veterinarie private in rapporto di collaborazione con il SSN, si possa realizzare compiutamente quel processo di valorizzazione della veterinaria privata che a livello istituzionale ancora manca. Carlo Scotti, Presidente ANMVI

IL NOSTRO PROGRAMMA PER IL FUTURO GOVERNO