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BLUE TONGUE, LA FRANCIA FA MENO PAURA

BLUE TONGUE, LA FRANCIA FA MENO PAURA
L'emergenza lingua blu in Francia non preoccupa l'Italia. Il punto sulla situazione è stato oggetto di una riunione informale convocata al Mipaaf dal commissario straordinario Ettore Iani'. Sospese fino a data da definirsi le fiere zootecniche in provincia di Sondrio. L'emergenza lingua blu in Francia non preoccupa l'Italia. Il punto sulla situazione è stato oggetto di una riunione informale convocata il 10 aprile scorso, al ministero delle Politiche agricole dal commissario straordinario del Governo per le emergenze per la zootecnia, Ettore Ianì. Attorno al tavolo: Assocarni, Aia, Uniceb, Cia, Coldiretti, Confagricoltura, Confcooperative-Fedagri."E' stata una riunione assolutamente informale - ha spiegato Ianì - nella quale ho constatato la volontà da parte delle associazioni zootecniche a collaborare con le istituzioni".

L'incontro è stato convocato dopo che in mattinata il tunnel del Monte Bianco, sul versante francese, era stato bloccato (per poi essere riaperto nel tardo pomeriggio) da commercianti di bestiame d'oltralpe per protesta contro il mancato indennizzo legato alle perdite subite per la crisi del settore ovino dovuto alla lingua blu. Il 4 marzo, infatti, sono scattate le restrizioni imposte dall'Italia sulle importazioni di animali dalla Francia - soprattutto bovini e vitelli. Da allora possono essere essenzialmente importati in Italia dalla Francia solo capi vaccinati in base alla normativa europea.

Si tratta di misure di protezione sanitaria che trovano in disaccordo Parigi, in particolare sul tipo di vaccino da utilizzare, mentre la Commissione europea sta facendo da intermediaria per trovare un accordo. "Tenuto conto del ritmo attuale della vaccinazioni per i vitelloni, la ripresa degli scambi potrà intervenire nel prossimo maggio", se un accordo verrà concluso con l'Italia, ha spiegato il ministro francese dell'agricoltura Michel Barnier, riferendo di aver avuto la settimana scorsa "un colloquio personale con il presidente del consiglio italiano Romano Prodi".

L'ordinanza di blocco, firmata dal ministro per la salute Livia Turco, è la risposta a quello che l'Italia considera un concreto e reale pericolo di diffusione di un ceppo della malattia (il Btv8). L'Italia teme anche per l'eventuale espansione del sierotipo Btv1 della lingua blu, attualmente presente solo in Sardegna.

Tutte le fiere zootecniche previste in provincia di Sondrio, a partire da 'AgriValtellina' sono state sospese a data da definirsi. L'ha deciso l'Azienda Sanitaria Locale dopo aver ricevuto segnalazione di un caso di febbre catarrale ovina  riscontrata nel Veronese. "Si tratta - spiegano all'Asl - di una misura preventiva e puramente precauzionale. Non risultano, per ora, casi in Valtellina, ma l'arrivo di ovini da altre zone per le mostre potrebbe rappresentare un rischio". Un rischio di importare capi malati visto che, soprattutto 'AgriValtellina', prevede la presenza di animali per il concorso regionale della razza Bruna e il concorso provinciale delle capre di razza Saanen e Camosciata. Per questo e' stata inviata una informativa a tutte le Amministrazioni comunali invitandole a sospendere ogni manifestazione zootecnica. ( agricolturaonline.it)