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BRUCELLOSI, CAPI INFETTI NON ABBATTUTI

BRUCELLOSI, CAPI INFETTI NON ABBATTUTI
In Campania, la brucellosi non è ancora stata affrontata. In attesa che arrivino i fondi non è stato abbattuto nemmeno un animale dei 35mila infetti che dovevano essere eliminati.

In Campania il problema della brucellosi che ha colpito alcuni allevamenti bufalini, "soprattutto in una parte della provincia di Caserta, non è ancora stato risolto. Anzi, non è stato abbattuto nemmeno un animale dei 35mila infetti che  dovevano essere eliminati. Il problema è nei ritardi nell'istituzione
del conto corrente necessario a garantire i rimborsi agli allevatori".
Lo ha detto all'agenzia AdnKronos Vincenzo Caporale, direttore dell'Istituto
zooprofilattico dell'Abruzzo e del Molise, che si occupa della  questione, a margine di una conferenza stampa sul problema della Blue tongue, il 16 febbraio.

Riferendosi alle 30-35 mila bufale campane infette e che dovrebbero essere abbattute per evitare che contamino l'uomo con  latte, mozzarelle e altri prodotti, Caporale ha ricordato che "il  commissario governativo per l'emergenza, l'assessore Andrea Cozzolino, ha lavorato in collaborazione con il ministero della Salute e i Nas  per analizzare la gravità del problema. Evidenziando una situazione  non allarmante, ma da risolvere, con una cifra pari a circa 66 milioni di euro".

Riferisce l'agenzia ANSA che a un mese dall'insediamento del commissario  straordinario per l'emergenza brucellosi in Campania, il piano per l'abbattimento di 32 mila capi infetti e' ancora in attesa del via, perche' non sono ancora disponibili i fondi (del ministero dell'Agricoltura, della Salute e della regione Campania), per rimborsare gli allevatori. ''La situazione e' bloccata - spiega Vincenzo Caporale, direttore dell'istituto profilattico sperimentale di Abruzzo e Molise, referente per la brucellosi - e al momento non e' stato abbattuto nemmeno un bufalo''.

''Non e' una situazione straordinaria - sostiene Caporale - ma e' comunque un problema serio che va affrontato. La brucellosi c'e', ma riguarda quasi unicamente gli allevamenti di bufali della provincia di Caserta''. Il provvedimento consentira' di abbattere, in 5 anni, il 20 per cento del patrimonio zootecnico infetto, con un impegno economico di 66 milioni di euro. Al momento del suo insediamento un mese fa, il commissario Andrea Cozzolino, assessore regionale all'Agricoltura della Campania, aveva preso l'impegno di ''tempi assolutamente brevi'', sia per l'abbattimento sia per l'indennizzo degli allevatori.