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SCORTE DI FARMACI E INCOMPATIBILITA’

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Sulle ipotesi di modifica delle regole sulle scorte di farmaci negli allevamenti, l'ANMVI ha inviato una nota al ministero della Salute: sì ai correttivi ma senza stravolgere il principio dell'incompatibilità.

L'articolo 81 del Codice del Farmaco Veterinario, già modificato dal Decreto 143/2007, potrebbe essere nuovamente corretto. Stiamo parlando delle modalità di tenuta delle scorte negli impianti di allevamento e custodia di animali destinati alla produzione di alimenti.

Nella sua prima formulazione, il comma 1 di questo articolo indicava come responsabili della custodia e dell'utilizzazione e della tenuta di un apposito registro di carico e scarico "uno o piu' medici veterinari", i cui nominativi "devono essere indicati nella domanda di autorizzazione alla quale deve essere allegata dichiarazione scritta di accettazione da parte degli stessi con l'indicazione delle ulteriori strutture presso le quali risultano eventualmente responsabili delle stesse mansioni".

Successivamente, con il decreto correttivo 143/2007 "un medico veterinario e' responsabile" e "lo stesso potrà individuare uno o più medici veterinari autorizzati ad operare in sua vece presso l'impianto di allevamento e custodia". Oltre alla dichiarazione scritta, già prevista nella originaria formulazione, si aggiungeva: " Il medico veterinario responsabile ed i suoi sostituti non possono svolgere altresì incarichi di dipendenza o collaborazione presso enti o strutture pubbliche, aziende farmaceutiche, grossisti o mangimifici".

E' questo passaggio che il Ministero della Salute potrebbe riformulare a vantaggio di una maggiore chiarezza, specie sul termine "collaborazione", per definire meglio le incompatibilità . Una proposta di riscrittura, condivisa da ANMVI, è già stata elaborata nello scorso autunno dalla FNOVI ed inviata alla Direzione Generale del Farmaco Veterinario.

L'ANMVI auspica da parte del Ministero "la più ampia consultazione con le rappresentanze della Categoria" e raccomanda che "il confronto sia sempre assicurato": "riteniamo opportuna una formulazione più chiara"- ha scritto il Presidente dell'ANMVI alla Direttrice Generale Gaetana Ferri- che pur scongiurando equivoci interpretativi, salvaguardi tuttavia il principio di fondo che ispira la norma e che riteniamo debba rimanere inalterato".