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TRASPORTO ANIMALE, LA PROTESTA DI ASSOTRABE

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L’Associazione Trasportatori Bestiame lamenta una “situazione estremamente precaria, poichè i controlli tanto auspicati si registrano in sole 3 Regioni ( Piemonte, Lombardia e Veneto), mentre il resto d’Italia è finito in mano a trasportatori italiani ed esteri non regolari e/o quantomeno non rispettanti la normativa”. Asso.Tra.Be ha scritto ai Ministeri della Salute, Interno, Trasporti e Politiche Agricole una nota di protesta- inviata per conoscenza anche e a tutte le organizzazioni del settore-, nella quale si chiedono “specifici controlli a destino”, anche “in considerazione del fatto che la grande maggioranza dei trasporti diretti al sud Italia non rispettano densità e tempi di guida e ciò potrebbe comportare una grave sanzione della Commissione Europea”. Nella lettera si afferma che gli associati Asso.Tra.Be, “dopo aver provveduto alla messa a norma di tutti i mezzi in base al Reg.1/2005”, “continuano a vedersi sottrarre commesse dall’operato di importatori commercianti e macelli, i quali pur di abbassare il prezzo del servizio dei trasporti non esitano a “riesumare” mezzi obsoleti e non a norma”. Visto il periodo di grande importazione, dovuto all’imminenza delle festività natalizie, si chiede che i controlli partano da dicembre e riguardino i mezzi dal centro Italia a tutto il Sud prima dello scarico, verificando la densità di carico e l’effettivo rispetto delle soste. La nota di Assotrabe, che conclude con la richiesta di un incontro alla Direzione Generale della Sanità Animale del Ministero della Salute, è stata inviata anche alla Commissione Europea e a varie sigle animaliste.