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MINSAL: NON C’E’ NESSUNA "INDENNITA’ PAZZA"

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Nessuna indennità' mucca pazza per i dipendenti del ministero della salute. Lo afferma in una nota il ministero della salute rispondendo a quanto sostenuto da L'Espresso in edicola questa settimana. Secondo il giornale, ogni anno, dal 1999, i dipendenti amministrativi del Ministero della Salute ricevono un’indennità per il superlavoro causato dall’emergenza Mucca Pazza. L’emergenza è passata, ma l’indennità è rimasta: si va dai 500 euro del livello più basso fino a i 25 mila di un direttore del personale. Il costo totale è di 3 milioni, pari a quanto occorrerebbe per regolarizzare i precari tecnici (medici e veterinari) del ministero (200 su un totale di 400, a fronte di migliaia di amministrativi che hanno anche il compito di controllare cibi e animali che entrano in Europa attraverso l’Italia. ''I dipendenti del Ministero della Salute non percepiscono e non hanno mai percepito indennita' a seguito o a causa dell'epidemia di encefalopatia spongiforme bovina, cosiddetta mucca pazza risponde il ministero in una nota. ''L’ unica indennita' accessoria percepita dal personale ministeriale e' infatti stabilita dalla Legge n. 362 del 14/10/1999, che ha previsto l’ armonizzazione dei trattamenti economici del personale non sanitario rispetto a quelli erogati al personale sanitario del Ministero. La norma, inoltre, ha consentito di compensare le differenze esistenti fra le indennità percepite all’ interno delle diverse amministrazioni ministeriali. Tale indennità, quindi, non e' stata stabilita a seguito o in relazione all’ emergenza mucca pazza ma esclusivamente per fini di doverosa perequazione salariale''.