Il ruolo della veterinaria dovrà sempre più caratterizzarsi come quello di una professione al servizio della salute dell’uomo. Rimarcare gli aspetti di prevenzione e di controllo della sanità animale in funzione della salute dell’uomo è tanto più importante quanto più la professione subisce gli attacchi e la concorrenza di altri profili professionali. Pensando alla sicurezza alimentare, questa preoccupazione trova il suo principale fondamento. Per questo la professione deve saper trovare sinergie nuove tra pubblico e privato. Il Presidente dell’ANMVI Carlo Scotti è intervenuto al Consiglio Nazionale della FNOVI- in corso da ieri a Roma- nell’ambito delle sessioni sul benessere animale e sul futuro della professione. Il Presidente Scotti ha parlato delle prospettive di sviluppo della medicina veterinaria privata illustrando il progetto “Leavet” e il lavoro svolto dalla Commissione per la Qualità che partendo dalle Buone Pratiche Veterinarie e dall’attuale dettato deontologico, ha ultimato la stesura di una prima bozza di manuale per l’innalzamento della qualità delle prestazioni professionali nelle strutture per animali da compagnia. “ Dobbiamo saper dare alla qualità della prestazione professionale una valutazione manageriale che, senza snaturare il nostro profilo sanitario, sappia tutelarci dal punto di vista della sostenibilità economica della nostra stessa attività. Gestiamo una professione, investiamo in strutture, tecnologie e aggiornamento e questo ha un prezzo”. Quanto alle questioni fiscali aperte, il Presidente dell’ANMVI ha annunciato la disponibilità del Ministro Emma Bonino a trattare dell’armonizzazione delle aliquote IVA sulle prestazioni veterinarie in Europa.