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ALIMENTI, PATTA: CONFRONTO MINSAL REGIONI

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La Commissione Affari Sociali ha iniziato ieri l'esame dello schema di “decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2004/41/CE che abroga alcune direttive sull'igiene dei prodotti alimentari e le disposizioni sanitarie per la produzione e la commercializzazione di determinati prodotti di origine animale destinati al consumo umano e che modifica le direttive 89/662/CEE e 92/118/CEE e la decisione 95/408/CE”. Il provvedimento, non ancora trasmesso dal Governo, è stato illustrato dal relatore On Tommaso Pellegrino ( v. link a piè di pagina). Il sottosegretario di Stato Giampaolo Patta, presente in Commissione, ha concordato con la relazione svolta dal deputato Pellegrino e ha ribadito che si tratta di un provvedimento volto ad abrogare una serie di disposizioni vigenti in materia ai fini di una armonizzazione della normativa nazionale con il cosiddetto. «pacchetto igiene». All’On Luigi Cancrini (Com.It) che ha espresso “perplessità sulle disposizioni che demandano i controlli ufficiali in materia di alimenti di origine animale alle aziende sanitarie locali, ritenendo non realistico che tutte le ASL siano in grado di adempiere al meglio a tali compiti”, il sottosegretario ha risposto precisando “che il regime attualmente vigente in materia di controlli sugli alimenti di origine animale già affida tali compiti alle ASL, che pertanto continueranno ad effettuarli”. Tuttavia, ha fatto presente, “ le modalità di espletamento di tale attività di controllo, nonché la sua efficacia, sono oggetto di un confronto in atto tra Ministero della salute e regioni, anche in considerazione del fatto che negli ultimi anni si è notevolmente ridotta l'attività di controllo e supervisione da parte del Ministero della salute. È dunque necessario garantire che non vi sia diversificazione, tra le diverse regioni, nell'effettuazione di tali delicati compiti di controllo, pur nel rispetto delle disposizioni dettate dall'articolo 117 della Costituzione”. L’esame del decreto legislativo dovrà concludersi entro il 1 ottobre. E’ atteso anche il parere della Conferenza Stato Regioni.