La Commissione Igiene e Sanità del Senato sta conducendo una indagine conoscitiva sulle terapie non convenzionali. L’ultima seduta, prima della chiusura estiva di Palazzo Madama, ha visto lo svolgimento delle audizioni della FNOMCEO e dell’ISS. Il Presidente della federazione dei medici e degli odontoiatri, Bianco ha auspicato una sollecita predisposizione di una disciplina del settore delle terapie non convenzionali e sottolineando “l'importanza della disciplina deontologica assicurata dagli ordini”. Per Bianco sussiste la natura di atto medico “anche delle pratiche non riconducibili alla medicina scientifica”. Il Presidente della FNOMCEO ha messo inoltre in evidenza “l'esigenza di disporre di criteri certi rispetto alla professionalità degli operatori, ai percorsi formativi, alla ricerca e al costante controllo in merito ai risultati dell'applicazione delle terapie non convenzionali”. Di analogo parere il professor GARACI ( ISS): c’è l'esigenza di una disciplina “ a garanzia della professionalità degli operatori”, è necessario “porre costantemente attenzione ai riscontri sperimentali” , nonchè auspicabile “l'istituzione di un centro nazionale per una migliore conoscenza della realtà delle terapie non convenzionali”. Concordi i senatori sulla necessità di adeguate formazione e sperimentazione. Non altrettanto univoci i pareri dei parlamentari sull’inquadramento delle terapie non convenzionali quali atti medici o comunque riservati alle professioni sanitarie e sulla effettiva possibilità di sottoporre a verifiche sperimentali tutte le pratiche. L'indagine conoscitiva non è conclusa, ma c'è da aspettarsi che il dibattito prosegua alla luce della recente pronuncia della Cassazione che ha affermato la competenza medica dei rimedi omeopatici " anche se non sono riconosciuti dallo Stato".