La Giunta regionale della Lombardia ha approvato nella seduta del 18 luglio il regolamento di attuazione della legge regionale 16/06 “Lotta al randagismo e tutela degli animali da affezione”. Il regolamento regolamenta anche i canili sanitari, canili rifugio, allevamenti, pensioni e negozi di animali stabilendo i parametri minimi strutturali e gestionali delle strutture presenti in Lombardia. Le misure minime previste dal regolamento sono di 1mq per animale, due se di grossa taglia. Alla parte chiusa del box se ne aggiunge un’altra aperta, comune a più cani. Per questa la dimensione minima è di 1,5 metri quadrati per ogni animale, portata a 2,5 per cani di grossa taglia. “La legge regionale sul randagismo, la numero 16 del 2006, afferma Simone Pavesi, coordinatore LAV Lombardia, è una buona legge. Questo regolamento che dovrebbe applicarla in parte la snatura: i cani rischierebbero di passare la loro intera esistenza in condizioni di sofferenza intollerabili”. Paolo Antoniolli, veterinario della direzione generale Sanità della Regione Lombardia spiega che “l’idea non è quella di rinchiudere i cani in celle. Il regolamento fissa solo una soglia minima, se poi le gabbie sono più grandi, tanto meglio”. Fra l’altro, aggiunge Antoniolli – gli animali nei box passerebbero solo una parte del loro tempo, perché sono previste ampie aree di sgambatura dove i cani possano muoversi durante la giornata. In più, istituendo l’anagrafe canina regionale, contiamo di ridurre in modo considerevole il numero dei randagi”. “Seguiremo con molta attenzione i lavori consiliari – conclude Pavesi – Abbiamo già presentato richiesta di audizione presso la Commissione referente e cercheremo di modificare il contenuto del Regolamento nel rispetto dei diritti degli animali e, come espressamente sancito tra le finalità della legge regionale 16/06, della loro dignità di esseri viventi”.