Il Tribunale Amministrativo Regionale, accogliendo la richiesta dell’Ordine dei Medici Veterinari di Palermo, assistito dall’avvocato Cristian Dolce, ha sospeso il decreto sul randagismo pubblicato lo scorso 6 aprile sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana. Ne dà notizia il Presidente dell’Ordine di Palermo, Paolo Giambruno in un comunicato stampa in cui spiega che il ricorso era stato proposto perchè il Decreto che ha visto legge la luce a distanza di sette anni dalla legge regionale imponeva che le sterilizzazioni fossero effettuate “ in base alle tariffe minime individuate dal tariffario dell’Ordine Provinciale dei Medici Veterinari ” togliendo cioè ai professionisti la possibilità di applicare tariffe superiori alle minime. Ma, secondo quanto scritto nel ricorso dell’avvocato Dolce, ancor più inaccettabile era quella parte del decreto che imponeva ai Veterinari Liberi Professionisti di effettuare gratuitamente le sterilizzazioni nei cani e nei gatti i cui proprietari “hanno compiuto i sessantacinque anni di età e che sono titolari di pensione sociale”. “Abbiamo protestato con l’Assessorato facendo presente che le tariffe minime erano state abrogate dal decreto Bersani ma ci hanno riposto facendo confusione tra tariffe minime (abrogate) e tariffario.” spiega Paolo Giambruno-. “Addirittura ci hanno risposto che il decreto Bersani è dell’11 agosto 2006 e loro il decreto sul randagismo lo avevano inviato per il parere due giorni prima, anche se poi il decreto è stato firmato a gennaio 2007.” “L’Ordine dei Veterinari di Palermo non è mai stato sentito nonostante la legge lo prevede espressamente. Il decreto pone a carico dei già disastrati bilanci delle aziende sanitarie locali i farmaci per i cani presenti nei rifugi. “Di questi aspetti del decreto” aggiunge Giambruno “interesseremo la Corte dei Conti” La legge regionale sul randagismo, la numero 15 del 2000 rimane, quindi, ancora senza il regolamento di attuazione.