“Risulta necessario definire i limiti di una attività che quando esercitata in libera professione nulla ha a che vedere con l’attività istituzionale del SSN”. Un Documento sull’attività libero professionale dei veterinari SSN è stato trasmesso mercoledì scorso da ANMVI e AIVEMP alla Commissione Igiene e Sanità del Senato dove è in discussione il Ddl 1598 “Disposizioni in materia di sicurezza delle strutture sanitarie e gestione del rischio clinico, nonché di attività libero - professionale intramuraria e di esclusivita' del rapporto di lavoro dei dirigenti del ruolo sanitario del Servizio sanitario nazionale”. Nel documento si chiede “un approfondimento sulla libera professione nel settore pubblico veterinario” in vista di “una specifica regolamentazione” e che sul disegno di legge in esame siano valutate “ opportune modifiche che vadano a definire meglio gli spazi di intervento della libera professione dei veterinari pubblici”. Secondo ANMVI e AIVEMP, le finalità della libera professione medica ( es.la riduzione delle liste d’attesa) “non trovano logica applicazione ed utilità nell’ambito della prevenzione ed in particolare della veterinaria”. Al contrario, “la libera professione dei veterinari SSN si collocherebbe al di fuori del mandato istituzionale”. Inoltre, “la mancanza di una regolamentazione specifica, potrebbe lasciare spazio a situazioni di incompatibilità di ruoli, se non espressamente di conflitto di interessi” basti pensare al settore della sanità animale e della sicurezza alimentare “ dove l’autorità veterinaria che controlla i capi e le produzioni agro-alimentari non può che essere soggetto super partes”. Il documento, trasmesso anche al Ministro della Salute e ai Sottosegretari Patta e Zucchelli, evidenzia che “ l’attività istituzionale libero professionale intramuraria dei dirigenti medici non coincide con l’attività istituzionale dei dirigenti sanitari dei dipartimenti di prevenzione (nel quale sono inseriti i medici veterinari". E inoltre che l’attività libero professionale dei dirigenti medici e veterinari del dipartimento “è quella che concorre ad aumentare la disponibilità ed a migliorare la qualità complessiva delle azioni di sanità pubblica integrando l’attività istituzionale”.
Intanto, il senatore dell'Ulivo Paolo Bodini, relatore del provvedimento sulla libera professione intramoenia si è detto “propenso ad accettare” un emendamento che conceda alle Regioni almeno 18 mesi di tempo, perché di fatto molti ospedali non si sono ancora dotati delle strutture necessarie. Il termine, inizialmente fissato al 31 luglio 2007, potrebbe slittare al 31 dicembre 2008".