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AVIARIA, RIUNITA UNITA’ DI CRISI

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L’Unità Centrale di Crisi per l’influenza aviaria, riunita ieri a Roma ha confermato che ad oggi non è stato rilevato alcun caso di contagio negli allevamenti e nella fauna selvatica e che tutti i prelievi ordinariamente effettuati hanno dato esito negativo. A renderlo noto è il Ministero della Salute che in un comunicato spiega che l’Unità di Crisi ha confermato le indicazioni alle Regioni per la sorveglianza sull’avifauna, in particolare sugli uccelli selvatici, e per l’applicazione delle norme di biosicurezza negli allevamenti avicoli, così come già previsto dalle “Linee guida sulla sorveglianza epidemiologica e strategia di intervento per il controllo e l’eradicazione dell’influenza aviaria in Italia”. Nella riunione è stata affrontata anche la situazione epidemiologica che si è venuta a verificare a partire dal 21 giugno scorso in alcuni Stati Membri dell’UE per quanto riguarda l’influenza aviaria sostenuta dal virus H5N1. Casi sospetti di influenza aviaria sono stati rilevati nell'est della Francia. A darne notizia è il ministero dell'agricoltura che ha riferito che tre cigni morti sono stati trovati ad Assenoncourt, e i primi test non escludono la presenza del virus H5N1. Ulteriori analisi sono in corso da parte dell'Agenzia francese di sicurezza sanitaria per accertare se si tratta o meno di un caso di influenza aviaria. Intanto, sempre secondo il ministero, le autorita' sanitarie hanno adottato delle ''misure di precauzione''. L'ultimo caso di influenza aviaria accertato in Francia su uccelli selvatici risale alla primavera del 2006. (Fonte: Ministero della Salute/ANSA)