Un tavolo permanente tra il ministro dell'Ambiente e quello della Salute per affrontare, valutare e programmare gli interventi legati ai rischi per la salute legati all'ambiente: dai cambiamenti climatici all'aria inquinata delle città. Lo propone il ministro dell'Ambiente, la tutela del territorio e del mare, Alfonso Pecoraro Scanio, a margine della presentazione, a Roma del primo Rapporto sul cambiamento climatico e salute in Italia. "Solo aiutando l'ambiente -ha detto Pecoraro- aiutiamo la salute. Proporremo al ministro Turco un tavolo in cui poter discutere non solo di cambiamenti climatici ma di tutti quei fenomeni che influiscono sul benessere dell'ambiente e dell'uomo, dallo smog alle polveri sottili fino alle normative di tutela del territorio". Plauso alla proposta arriva dall’ANMVI che ha ricordato al Ministro dell’Ambiente la recente sollecitazione ad attivare un tavolo interministeriale sul clima anche in relazione alla sanità animale e ai suoi risvolti sulla situazione epidemiologica e sulle produzioni zootecniche. Nel frattempo la Commissione Ambiente della Camera ha approvato ieri la relazione “Sulle tematiche relative ai cambiamenti climatici” che sarà presentata all’Assemblea di Montecitorio, nella quale si stima, sulla base di dati ONU, che il 20-30% delle specie animali rischieranno l'estinzione, mentre le deiezioni animali sono incluse fra le biomasse utilizzabili nel campo delle energie rinnovabili. Mutamenti climatici in primo piano anche nel Dpef. Negli ambiti d'azione contenuti nella bozza del documento si parla di una ''corretta gestione del territorio'' come ''indispensabile per trovare misure di 'adattamento' che saranno individuate a conclusione della Conferenza nazionale sui cambiamenti climatici capaci di arginare situazioni esterne, aggravate dai mutamenti climatici in corso''. Una sfida, quella dell'emergenza clima, che ''impone anche di riconsiderare gli attuali modelli di contabilita' economico-finanziari affiancandogli sistemi contabili e di bilancio in grado di rilevare l'incidenza sull'ambiente delle politiche pubbliche''. In questa direzione ''il Governo si impegna ad introdurre un sistema di contabilita' e bilancio ambientale nello Stato, nelle Regioni e negli enti locali che integri gli atti di programmazione economico-finanziaria e di bilancio dello Stato, delle Regioni, delle Province e dei Comuni''. Nella battaglia contro le emissioni di gas serra si punta poi l'indice anche su settori che non sono inclusi nel piano di allocazione nazionale, come civile e trasporti. Riguardo la difesa dell'ambiente in generale, il Governo rinnova poi l'impegno ''per contrastare le ecomafie e piu' in generale, i fenomeni di criminalita' legati all'ambiente, si ribadiscono come prioritarie le politiche tese alla gestione delle risorse naturali, la tutela di natura e biodiversita', riduzione della produzione dei rifiuti e una loro corretta gestione integrata''. Non a caso, tra i settori d'azione compare anche il recupero ambientale dei siti contaminati e la tutela dell'ambiente marino. (ANSA)