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LIVIA TURCO: MICROCHIP E’ ESCLUSIVA VETERINARIA

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Se il Ministero delle Politiche Agricole lo afferma a denti stretti, il Ministro della Salute Livia Turco non ha dubbi: l’identificazione è un atto medico veterinario, di esclusiva competenza della Categoria. Una presa di posizione inequivocabile, trasmessa al Presidente della FNOVI, Gaetano Penocchio ,in data 21 giugno, nella quale si commenta la circolare del Mipaaf sulla gestione temporanea e semplificata dell’anagrafe equina come un provvedimento concordato con il Dicastero della Salute e che “non introduce alcuna innovazione" rispetto a quanto già stabilito dal decreto interministeriale del 5 maggio 2006 sulle Linee guida dell’anagrafe equina. Il Ministro scrive: “si precisa che la posizione del Ministero della Salute in seno al Comitato tecnico di coordinamento per l’anagrafe degli equidi incaricato della redazione del Manuale operativo è stata sempre ferma nel ribadire l’esclusiva competenza del medico veterinario in merito all’inoculazione del transponder negli animali “ Diverso rispetto al Mipaaf anche l’approccio del Ministero della Salute nei riguardi dell'emanando regolamento comunitario : se il Capo Dipartimento per lo Sviluppo del Mipaaf scrive che accanto al veterinario ci potranno essere altre professionalità, il Ministro Livia Turco- perfettamente in linea con quanto più volte rilevato da ANMVI e da FNOVI- osserva: “l’ultima versione della proposta di regolamento della Commissione Europea demanda ai vari Stati membri la definizione della qualifica minima richiesta per espletare la pratica dell’inoculazione dei transponder ovvero la designazione della persona o professionista incaricato di detta mansione. Tale formulazione consentirà agevolmente di poter affermare- conclude il Ministro della Salute- nel testo del manuale operativo l’esclusiva competenza del medico veterinario in merito a tale pratica professionale, almeno fin quando rimarrà immodificato l’attuale quadro normativo di riferimento”. La precisazione è d’obbligo in quanto a livello Europeo sono riconosciute figure ausiliarie del medico veterinario e pertanto il Regolamento comunitario deve tenere conto dei diversi ordinamenti della professione veterinaria fra i vari Stati membri. Com’è noto, in Italia, la figura dell’”infermiere" o ausiliario veterinario non costituisce profilo sanitario giuridicamente riconosciuto. Due eccezioni: il maniscalco e il castrino.