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IL GOVERNO DIFENDE GLI ORDINI PROFESSIONALI

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La Camera di deputati ha approvato ieri il Ddl di iniziativa del Ministro della Salute che prolunga di ulteriori dodici mesi il termine ( 4 settembre 2006) per l'istituzione degli Ordini e Albi delle professioni sanitarie infermieristiche, ostetrica, riabilitative, tecnico-sanitarie e della prevenzione ( Legge 1o febbraio 2006, n. 43). Il rinvio è motivato dal Ministro della Salute con “ l'opportunità di ricollegare la regolamentazione del settore all'interno della annunciata più ampia riforma di tutti gli Ordini professionali”. Il Ministero della salute aveva già predisposto il provvedimento di attuazione e l’aveva sottoposto all'esame del Consiglio dei ministri. Ora il differimento. La proroga ha suscitato un vivace dibattito sull’approccio del Governo nei confronti dell’istituzione ordinistica e più in generale sul significato degli ordini professionali. Un ordine del giorno, presentato dalla Rosa del Pugno, che si richiamava alla richiesta dell’Antitrust di non istituire nuovi ordini professionali, è stato respinto a nome del Governo dal Sottosegretario alla Salute Serafino Zucchelli che ha dichiarato: “Signor presidente, pur nel dovuto rispetto del parere dell'Authority, che viene riportato nell'ordine del giorno Poretti n. 9/1609/1, riteniamo che la sua approvazione sarebbe contraddittoria rispetto alla volontà che il Governo ribadisce oggi di volere giungere, nel tempo più rapido possibile, all'approvazione della riforma degli ordini professionali”. ''Con il voto favorevole della Camera, cui mi auguro faccia presto seguito quello del Senato, va avanti il processo di rinnovamento e riconoscimento del ruolo delle professioni sanitarie italiane''. Cosi' il ministro della salute Livia Turco commenta l'approvazione da parte della Camera del ddl di proroga. ''Si conferma cosi' - afferma in una nota il ministro – l’ impegno del Governo per l attuazione della legge istitutiva dei nuovi ordini professionali. Attendiamo quindi con fiducia il vaglio del Senato per procedere celermente all’ emanazione dei decreti attuativi, come previsto dalla legge 43 del 2006. In questo senso non comprendo le dichiarazioni polemiche dell opposizione che, anziché adombrare inganni a discapito delle professioni sanitarie, dovrebbe concorrere alla rapida approvazione della proroga che consentira' di avere tempi certi e congrui per l emanazione dei necessari provvedimenti istitutivi''. ''Se non fosse stato deciso, come ha fatto saggiamente la Camera di concedere altri sei mesi per la predisposizione dei decreti delegati - conclude Turco - non vi sarebbe, infatti, stato neanche il tempo materiale di predisporl''. Secondo il Sottosegretario Gian Paolo Patta ''si sta dando concreta attuazione a tutta una serie di provvedimenti ( coordinamento, dirigenza, nuovi profili ) finalizzati a dare vita alla nuova stagione di rilancio delle professioni sanitarie, dopo molti anni bui di colpevole immobilismo''. (ANSA).