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IMPORT EQUIDI: DENUNCIATO TRASPORTO ILLEGALE

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Gravi illegalità nel trasporto di cavalli in Italia, provenienti da Stati Membri, sono state documentate dagli Animals’ Angels con materiale fotografico e dettagli relativi ai mezzi di trasporto e ai luoghi di destinazione, e oggi sono state rese note in Italia dalla LAV: in tutti i 6 casi documentati, per un totale di 151 cavalli, - un carico proveniva dalla Romania, due dalla Polonia e tre dalla Spagna - le aziende di trasporto hanno violato il requisito di “stalli individuali”, in cui i cavalli dovrebbero essere disposti per viaggi lunghi più di 8 ore. Il Regolamento (CE) N.1/2005 del Consiglio sulla protezione degli animali durante il trasporto prevede, infatti, che i cavalli siano trasportati in stalli individuali, ad eccezione delle femmine che viaggiano con i loro puledri. Nel primo trasporto documentato i cavalli provenivano dalla Romania ed erano diretti al Mattatoio di Ruvo di Puglia, a Bari. Gli equini erano 24 in totale, posti in tre compartimenti con due divisori di metallo. Nel secondo trasporto, proveniente dalla Polonia e diretto a Roma, i cavalli erano circa 20, separati solo da un tappetino di gomma tenuto da una catena (quando presente), divisione non idonea al trasporto. Molti di questi non erano legati né separati. Anche nel terzo caso documentato il camion, che trasportava 24 cavalli, proveniva dalla Polonia ed era diretto a Valpiano in provincia di Torino. I cavalli, in questo caso molto giovani (comunque di età superiore agli otto mesi), erano divisi in sei compartimenti ognuno dei quali conteneva 4 cavalli, non separati tra loro e non legati. Gli ultimi tre trasporti presi in esame provenivano dalla Spagna ed erano diretti rispettivamente a Montemaggiore Belsito (Palermo), Sant’Agata Li Battiati (Catania), e Latiano (Brindisi). Nel primo caso i cavalli trasportati erano 25, separati in due compartimenti da un divisorio in metallo. Anche nel secondo trasporto dalla Spagna i cavalli (30 in tutto), erano stati divisi in due compartimenti tramite un divisorio di metallo che non arrivava al pavimento e nel quale i cavalli potevano facilmente restare incastrati. L’ultimo camion proveniente dalla Spagna conteneva 28 cavalli, divisi in due compartimenti da un divisorio di metallo troppo basso e che i cavalli avrebbero potuto tentare di saltare restando incastrati. In tutti e sei i casi le aziende hanno violato il Regolamento (CE) N. 1/2005. “Tale illegalità non è purtroppo ancora sanzionabile perché il citato Regolamento, in vigore da gennaio in tutti i Paesi dell’UE, prevede che il sistema delle sanzioni sia espressamente delegato agli Stati Membri che devono ancora emanare norme nazionali - dichiara Roberto Bennati, responsabile LAV Campagne europee - Il Governo italiano approvi subito questo importante Decreto relativo alla disciplina sanzionatoria per le violazioni del Regolamento, per il quale la LAV ha avanzato le sue proposte, in ottemperanza al programma elettorale della Coalizione guidata dal Presidente del Consiglio Prodi, altrimenti i responsabili di violazioni, come nei casi sopra documentati, non potranno essere sanzionati garantendogli così l’impunità”. ( fonte: LAV)