Dopo ripetute segnalazioni al Ministero della Salute e una denuncia ai NAS, il
Il Presidente della FNOVI è tornato sul problema dei laboratori “fai da te” in allevamento e in strutture gestite da mangimifici aperte al pubblico. Con un comunicato sul portale fnovi.it, la Federazione riferisce di aver sollecitato il Ministero della Salute a concordare “interventi correttivi indifferibili ed urgenti” che vedano il Dicastero e la veterinaria istituzionale uniti nel richiedere strutture sanitarie “in grado di garantire qualità, indipendenza e imparzialità, libertà da pressioni indebite, commerciali e finanziarie".
"Questa intollerabile situazione - dichiara Gaetano Penocchio - di fatto autorizza “strutture veterinarie sui generis” al commercio di “prestazioni professionali sui generis” eseguite “in locali non autorizzabili, da non professionisti”, soggetti che fanno abuso della professione di medico veterinario, medico, biologo, chimico e tecnico di laboratorio biomedico. Spesso queste prestazioni vengono erogate a clienti di mangimifici come benefit all’acquisto di mangimi. La professione veterinaria non è più disposta ad osservare situazioni quali quella rappresentata e si propone di attivare ogni canale di tutela dei cittadini prima ancora che dei professionisti”. Il problema era emerso con particolare gravità già nel febbraio 2006, quando la FNOVI aveva diramato una circolare a tutti gli Ordini Provinciali, successiva a numerose segnalazioni circa la presenza in ziende mangimistiche di laboratori di analisi per l'esame di campioni di sangue prelevati in allevamenti loro clienti.