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BRUCELLOSI, INTERPELLANZA EX MINISTRO ALEMANNO

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L’ex Ministro delle Politiche Agricole Gianni Alemanno, ha presentato la scorsa settimana un’interpellanza al Ministro De Castro, per sapere se non ritenga opportuno sollecitare la Regione Campania “affinché possa predisporre un piano di risanamento e di ripopolamento adeguato all'emergenza che, attualmente, interessa un numero considerevole di allevamenti bufalini italiani” e se non ritenga opportuno “ di concerto con il Ministro della Salute e quello dell'Interno, accertare le eventuali responsabilità civili e penali delle strutture sanitarie locali della Campania interessate dal fenomeno della brucellosi bufalina con prevalenza superiore al 20 per cento che, ancora oggi, non hanno avviato alcun procedimento per porre rimedio a questa problematica”. L’On Alemanno chiede quale sia la linea politica adottata dal Governo per tutelare la purezza degli allevamenti bufalini di razza Mediterranea Italiana “preservandoli da inopportune integrazioni con animali provenienti da altri Paesi che ne comprometterebbero la qualità del latte, della carne e dei prodotti derivati”. Fra le altre richieste anche la predisposizione di “ provvedimenti urgenti per indennizzare gli allevatori” e di sapere “ a quale risultato siano giunte le indagini dei NAS nel caso relativo all'allevamento bufalino in provincia di Bergamo, e se sia stata riscontrata la presenza di capi bufalini non appartenenti alla razza Mediterranea Italiana che quindi risulterebbero introdotti in Italia contro le disposizioni legislative vigenti in materia”. Il Ministro delle politiche agricole rumeno Decebal Traian Remes avrebbe affermato che l'Italia potrebbe accordarsi con la Romania per importare bufale rumene allo scopo di poter ripopolare gli allevamenti bufalini italiani affetti da brucellosi nonché per poter integrare gli allevamenti dei vitelli destinati al macello. Alemanno sottolinea nell’interpellanza che il Disciplinare di Produzione della Carne di Bufalo Campana IGP, in fase di riconoscimento, prevede espressamente che per poter produrre tale prodotto, e per potersi avvalere del marchio di origine di indicazione geografica protetta, la carne deve provenire da bufali di razza Mediterranea Italiana allevati in un'area individuata e circoscritta e che “importare bufale rumene nel tentativo di integrarle negli allevamenti italiani potrebbe compromettere anni di lavoro teso a selezionare geneticamente le bufale nonché anni di lavoro intenso che consente oggi alle bufale mediterranee italiane di produrre latte di alta qualità con elevata resa in mozzarella”. (fonte: camera.it)