E’ in discussione presso la Commissione Affari Sociali della Camera una risoluzione dell’On Marco Lion, deputato dei Verdi e presidente della Commissione Agricoltura, che – se approvata- impegna il Governo “ ad attuare, attraverso l'intervento coordinato del Ministero della salute e del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, un'efficace azione di potenziamento delle strutture e degli strumenti operativi volti a garantire la sicurezza alimentare e a valorizzare la qualità delle produzioni agro-alimentari”. In particolare, “è esigenza prioritaria individuare e organizzare adeguatamente la struttura che, a livello nazionale, costituisca l'interlocutore di riferimento per l'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA)”. Osserva l’On Lion che “occorre distinguere con chiarezza le strutture alle quali spettano funzioni di indirizzo politico da quelle alle quali sono affidate funzioni di carattere tecnico-scientifico e stabilire adeguati strumenti e procedure di raccordo tra le strutture dell'amministrazione pubblica operanti nel settore sanitario e quelle operanti nel settore agricolo”. Secondo le premesse del parlamentare, nonostante il numero dei sistemi di garanzia della qualità nel settore agroalimentare sia in costante aumento, il volume complessivo della produzione agricola che rientra nei sistemi regolamentati è ancora esiguo. In questa situazione, “spesso non risulta possibile assicurare effettivamente la rintracciabilità dei prodotti agroalimentari e dei mangimi”. L’impegno che si intende chiedere al Governo è di “ provvedere al riordino della composizione e delle competenze del Comitato Nazionale per la Sicurezza Alimentare, attraverso la netta separazione tra le funzioni di indirizzo politico-strategico da quelle di carattere scientifico della valutazione del rischio; in particolare, a trasformare la Consulta scientifica del Comitato in un apposito Consiglio scientifico nazionale per la sicurezza alimentare, dotato di un adeguato numero di componenti, comunque non inferiore a 30, da individuarsi, tra i più qualificati esperti nazionali, ai quali assicurare idonee garanzie di indipendenza di giudizio e di decisione". Tale Consiglio dovrebbe poi rappresentare ", a livello nazionale, l'organismo di riferimento scientifico per l'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA), nonché per le competenti istituzioni nazionali". Inoltre, si chiede la costituzione di un Comitato di indirizzo politico-strategico, di cui fanno parte il Ministro della Salute, il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali e gli altri soggetti, nazionali e regionali, istituzionalmente competenti nelle materie relative alla produzione agroalimentare, con il compito di coordinare le attività di tutela della sicurezza alimentare e di promozione della qualità degli alimenti; di garantire efficaci strumenti di raccordo e cooperazione tra il Comitato nazionale per la sicurezza alimentare, riorganizzato e le strutture che, nell'ambito del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali operano in materia di qualità dei prodotti agroalimentari e di contrasto alle frodi. Il Comitato nazionale per la sicurezza alimentare è, a a parere del Presidente della Commissione Agricoltura- in grado di svolgere una efficace azione volta a promuovere lo sviluppo dei sistemi esistenti di tutela della sicurezza alimentare e a proporre interventi finalizzati ad accrescere la quota della produzione agricola interessata da tali sistemi, anche perciò occorre "assicurare gli opportuni raccordi tra l'attività del Comitato e le strutture operanti nell'ambito del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali operanti in materia di qualità dei prodotti agroalimentari e di contrasto alle frodi".