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CUP, LA RIFORMA SCRITTA DAGLI ORDINI

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Il CUP ( Comitato Unitario delle Professioni- organismo che riunisce e rappresenta gli Ordini Professionali) porterà oggi alla Corte di Cassazione un proprio Disegno di Legge di iniziativa popolare per la “Riforma dell’Ordinamento delle professioni intellettuali”. Il testo- che sarà presentato da Antonio Maria Leozappa il 24 marzo prossimo a Rovigo alla presenza di politici e professionisti – richiede la sottoscrizione di almeno 50 mila firmatari per avviare l’iter legislativo. E’ del tutto probabile che il tetto minimo sarà presto raggiunto fra i milioni di professionisti interessati da una proposta che si annuncia di segno contrario alle attuali proposte governative e di maggioranza. Questi alcuni dei punti contenuti nel documento: Assicurazione per la responsabilità professionale. E' prevista a garanzia del cliente ed a copertura dei rischi professionali l'obbligatorietà di una polizza assicuraitiva di responsabilità civile del professionista. La polizza che potrà essere negoziata per i propri iscritti dagli Ordini, Associazioni, Enti previdenziali, a condizioni ottimali, dovrà essere disponibile o comunicata a livello informativo al cliente. Questo punto è stato proposto ancora da Vietti, da Castelli poi, ed è previsto in tutti i testi di legge di riforma in discussione in Commissione Giustizia alla Camera come condizione inderogabile a garanzia del cliente. Il tipo della STP-Società tra professionisti. In questo articolo sono previste le varie forme associative che potranno sciegliere i professionisti. Sono confermati gli "Studi professionali associati", tipo di società oggi più diffusa, con l'obbligo di evidenziare sempre in tutti gli atti ed i documenti dell'associazione i nomi dei professionisti che vi aderiscono. La STP- Società tra professionisti viene confermata con rimando al decreto legislativo 2 febbraio 2001, n. 96, con alcune semplificazioni. Nel caso in cui la STP fosse costituita da professionisti di discipline diverse si avrebbe una STPI ( interdisciplinare). Saranno gli ordinamenti di categoria a prevedere eventuali incompatibilità alla partecipazione a questo tipo di società a presidio degli interessi generali connessi all'esercizio delle singole professioni. L'ultima tipologia di società è la SSP ( Società di servizi professionali ) che può prevedere anche soci esterni alla professione. Questo tipo di società a garanzia del ruolo e dell'indipendenza del professionista prevede alcuni limiti precisi: oggetto sociale limitato alla professione, maggioranza numerica e per quote attribuita ai professionisti, maggioranza dei diritti di voto in assemblea ordinaria e straordinaria attribuita ai professionisti, amministrazione affidata ai professionisti, statuto che preveda che l'incarico professionale conferito alla società sia eseguito sotto la direzione e responsabilità personale dei soci in possesso dei requisiti per l'esercizio della prestazione professionale richiesta, in tutti gli atti e documenti della società i soci non professionisti dovranno indicare questa loro qualifica. Tirocinio, esame di Stato e concorso E' previsto il tirocinio per l'ammissione all'esame di Stato sulla base dei seguenti criteri e principi: a) il tirocinio è volto all'acquisizione dei fondamenti teorici, pratici e deontologici della professione, b) la sua durata non può essere superiore ai tre anni e tiene conto della specificità della professione, c) il tirocinio è svolto sotto la responsabilità di un professionista con adeguata anzianità di iscrizione all'albo anche se effettuato presso amministrazioni o società che svolgono attività inerenti alla professione, d) il tirocinio può essere svolto anche con Corsi preparatori all'esame di Stato o all'estero, e) deve essere stabilito un equo compenso a favore di chi svolge il tirocinio sulla base dell'effettivo apporto del tirocinante, f) il tirocinio può essere svolto totalmente o parzialmente anche durante il corso di studi secondo modalità definite dagli Ordini e le Università. Per quanto riguarda l'esame di Stato è disciplinato sulla base dei seguenti criteri: a) l'esame di Stato deve garantire l'uniforme valutazione dei candidati e la verifica oggettiva del possesso delle conoscenze e delle attitudini necessarie per lo svolgimento dell'attività professionale, b) nelle commissioni giudicatrici non più della metà dei commissari, tra cui il presidente, sono scelti dal Minisro competente nell'ambito di una rosa di candidati designati dall'Ordine territoriale tra gli iscritti agli albi. Ordine professionale. L'art. 18 ed i seguenti, sino al 22, regolamentano senza particolari novità la struttura organizzativa e gestionale degli Ordini. Ricordiamo solo che l'Ordine professionale viene giustamente definito come:" Ente pubblico nazionale non economico a carattere associativo" e che ( Art. 19) sono previste le associazioni fra Ordini della stessa Regione con la denominazione di: " Consulta regionale degli Ordini provinciali". Pubblicità. Il testo proposto dal CUP apre, in linea con il Decreto Bersani, ad una maggior libertà promozionale salvi i limiti imposti ad alcune categorie ( pubblicità sanitaria). 1) L'esercizio professionale, in qualunque modo esercitato, può essere oggetto di pubblictà informativa. 2) Il Codice deontologico stabilisce le modalità con cui tale pubblicità può essere resa, nel rispetto del decoro della professione, dagli iscritti, contemperando l'esigenza di potenziarne le competitività sul mercato con la tutela dell'affidamento della clientela. Regime tariffario. Il CUP contrariamente alla tendenza del Governo e dell'Antitrust ripropone nel testo di legge i minimi tariffari. Punto molto contestato a Bersani. 1) Il Ministro competente , su proposta dei rispettivi Consigli nazionali, stabilisce , sentito il Consiglio di Stato, le tariffe relative alle prestazioni riservate. 2) Le tariffe sono inderogabili a pena di nullità e sono definite avendo riguardo agli standard qualitativi delle prestazioni e tenendo conto dell'interesse generale, con particolare riferimento al rispetto dei principi di libera prestazione dei servizi, libera circolazione e stabilimento e libera concorrenza, e previa istruttoria con i soggetti interessati. 3) A tutela dell'affidamento della clientela possono essere predisposte dai Consigli nazionali tariffe orientative circa le prestazioni non riservate, avendo riguardo agli standard delle prestazioni medesime.