• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31295

EQUIDI, SANITA’ DEBOLE SENZA ANAGRAFE

Immagine
Il Sottosegretario di Stato per la salute, Gian Paolo Patta , ha risposto venerdì 16 marzo ad una interrogazione parlamentare degli Onorevoli Pellegrino, Fundarò, Lion, Camillo Piazza sull’anemia infettiva equina. Gli interroganti, richiamandosi “all'incrocio evidentemente del tutto illegale di un traffico di plasma derivante da salassi, di cavalli destinati al macello, provenienti dalla Romania (paese in cui l'anemia infettiva equina è considerata endemica) e che pare sia la fonte principale da tale spregevole traffico” chiedevano: 1) se il Ministero della Salute non ritenga indispensabile adottare un provvedimento urgente di controllo sanitario, se del caso una specifica direttiva, volto a limitare l'accesso in Italia ai soli animali dotati di libretto di riconoscimento e dei risultati del test di Coggins; 2) se non intenda riattivare i test di Coggins così come effettuato fino al 1994, su tutti gli allevamenti di cavalli, associazioni di razza, circoli ippici, ippodromi, maneggi e agriturismi, se non sia necessario ed inderogabile attivare immediatamente l'anagrafe equina. Il Ministero della Salute ha così risposto per voce del Sottosegretario con delega alla veterinaria: Accesso in Italia degli equidi: le importazioni di equidi dai Paesi terzi nell'Unione europea, e quindi in Italia, sono disciplinate da apposita normativa di derivazione comunitaria; è un settore interamente armonizzato in ambito comunitario, e tutte le misure restrittive vengono adottate, se ritenuto necessario, dalla Commissione europea. Relativamente ai cavalli provenienti dalla Romania, la citata Commissione ha adottato, a partire dal 2005, una specifica decisione che prevede che ogni partita di equidi a destino venga sottoposta da parte dei Servizi veterinari delle Ausl a controlli documentali, d'identità (lettura del microchip) e a prelievi di sangue per l'effettuazione di esami sierologici di controllo, in particolare per l'anemia infettiva. In ogni caso tra i requisiti di ordine sanitario richiesti dal provvedimento comunitario è inclusa la preventiva esecuzione per gli animali, prima della loro partenza, del test di laboratorio (Coggins), idoneo a verificare l'assenza dell'infezione dal virus dell'anemia infettiva degli equini. Si sottolinea che per l'Italia vengono importati dalla Romania soltanto equidi da macello i quali, proprio perché destinati direttamente alla macellazione, non possono certo rappresentare un concreto rischio per la diffusione della malattia. Riattivazione del test di Coggins: le caratteristiche della malattia, i pattern di trasmissione, nonché la prevalenza osservata in Italia negli ultimi anni, hanno evidenziato l'inefficienza, ai fini della sorveglianza e del controllo dell'infezione, del piano di monitoraggio della popolazione equina effettuato su base campionaria. Pertanto, è attualmente alle valutazioni del Ministero della salute uno schema di provvedimento, da concertarsi con le regioni e province autonome nonché con le associazioni ed enti ippici, che introduce sul territorio nazionale un piano di sorveglianza straordinario su tutti gli equidi, finalizzato ad ottenere il monitoraggio ed un quadro epidemiologico generale;detto piano prevede, tra l'altro, l'effettuazione obbligatoria su tutti gli equidi delle prove diagnostiche per l'anemia infettiva (Coggins test). Anagrafe equina: si condividono, secondo quanto richiesto nell'atto parlamentare, la necessità e l'urgenza dell'attivazione dell'anagrafe equina e si sottolinea che la legge 1o agosto 2003, n. 200, di conversione del decreto legge 24 giugno 2003, n. 147 recante «Proroga di termini e disposizioni urgenti ordinamentali» all'articolo 8, comma 15, dispone che, sulla base delle linee guida e dei, principi stabiliti dal Ministro delle politiche agricole e forestali, l'UNIRE organizza e gestisce l'anagrafe equina nell'ambito del Sistema informativo agricolo nazionale (SIAN). Nonostante il profilo di urgenza che giustificò l'adozione del decreto-legge, solo con l'attuale compagine governativa, è stato emanato il decreto del suddetto Ministro, di concerto con il Ministro della salute, in data 5 maggio 2006 e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 19 luglio 2006, con il quale sono stabilite le linee guida alle quali deve uniformarsi l'UNIRE per l'organizzazione e gestione dell'anagrafe equina. Il decreto non è ancora applicabile sotto il profilo tecnico, richiedendo la definizione del manuale operativo la cui emanazione è prevista entro 180 giorni dalla pubblicazione del decreto citato (articolo 6, comma 2). Va, inoltre, precisato che qualsiasi provvedimento di natura sanitaria, anche se emanato in tempo utile dal Ministero della salute, sarebbe di fatto inapplicabile in mancanza dei presupposti per una corretta identificazione e registrazione delle aziende e degli animali. Verifiche e certezza sul consumo di carne equina: anche se l'anemia infettiva non ha implicazioni zoonosiche, nel caso l'equide sia destinato al macello, deve essere scortato da idoneo certificato sanitario ed essere sottoposto dal veterinario ufficiale a visita ante e post-mortem, finalizzate entrambe, tassativamente, ad escludere l'ammissione al consumo umano di carni non salubri.