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ANMVI SOLIDALE E VICINA AL COLLEGA VALPREDA

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Il Presidente dell’ANMVI Carlo Scotti, informato delle gravi condizioni di salute, ha inviato a nome dell’ANMVI un telegramma di solidarietà e vicinanza a Mario Valpreda, unico veterinario alla guida di un assessorato alla sanità, stimato e apprezzato Collega per il suo impegno in campo sanitario. L’auspicio dell’ANMVI come del mondo politico regionale e nazionale, in queste ore, è di pronto ristabilimento. La presidente della Regione Piemonte, Mercedes Bresso, ha assunto l’interim dell’assessorato e oggi, in giunta, presenterà due delibere predisposte da Valpreda. Ci sono grandi impegni e appuntamenti decisivi per l'assessorato. In primo luogo, la discussione della proposta di piano socio-sanitario. Da completare, poi, entro la fine del mese, il giro di incontri dei direttori generali delle Asl e delle Aso piemontesi, per definire i singoli piani di riequilibrio economico a medio termine (entro il 2009). Altra questione sul tappeto e' la ''marcia di avvicinamento'' verso l'abolizione del ticket sanitario sui farmaci. Riferisce in queste ore l’agenzia ANSA che Mario Valpreda, 70 anni, è stato colpito sabato sera da un ictus cerebrale. Il secondo intervento a cui e' stato sottoposto l'assessore regionale alla sanità si è concluso ieri intorno alle 16, dopo cinque ore. I neurochirughi dell'ospedale Molinette, Alessandro Ducati e Riccardo Boccaletti, coadiuvati dal neurorianimatore Maurizio Berardino, hanno praticato una delicata craniectomia sinistra per evitare un'ipertensione arteriosa. In pratica e' stata tolta un'ampia porzione di calotta cranica nel tentativo di decomprimere il cervello. ''E' un intervento che non cura l'ischemia ma evita le complicanze dovute alla compressione endocranica'', spiegano Ducati e Berardino, che prima di affrontare l'intervento, stamattina, si sono consultati con la famiglia dell'assessore, ricevendone il consenso. Valpreda, dopo l'operazione, e' stato riportato in neurorianimazione, dove i familiari (la moglie, il figlio e la figlia) hanno chiesto ai medici notizie sull'esito dell'intervento. Le funzioni vitali del paziente sono stabili, ma come osservano i sanitari sono ''sostenute dai farmaci''. La calotta cranica asportata e' stata ''intascata'' nell'addome per la conservazione, in vista di un auspicabile reimpianto tra una ventina di giorni, se il decorso post-operatorio lo dovesse consentire. La membrana che ricopre la ''dura madre'' e' stata aperta per evitare nuove compressioni intracraniche. La Tac conferma l'assenza di emorragie cerebrali. Il problema sono le estese ischemie. ''Ma i danni sono ancora da verificare'' dicono i chirurghi. ''Esistono anche le ischemie reversibili - avvisano i chirurghi -. Con questo intervento abbiamo cercato di limitare i danni''. E per spiegare il significato dell'operazione eseguita sull'assessore, Berardino usa una metafora: ''Meno cellule perdiamo - dice - migliore sara' la stoffa con cui ricostruiremo il vestito''. La prognosi resta riservata. Non sono attese evoluzioni a breve.