Ordinanza urgente, a firma del ministro della Salute Livia Turco, per fronteggiare la brucellosi bovina e bufalina e altre malattie animali. E per richiamare al rispetto delle misure di polizia veterinaria, fra cui l'abbattimento dei capi infetti, previste da una precedente ordinanza emanata sempre dalla Turco lo scorso 14 novembre. Quattro le regioni in cui queste malattie sono endemiche: Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. Ma in Campania, colpita in particolare da brucellosi bufalina, il ricorso di un allevatore contro l'abbattimento dei capi, accolto dal Tar, rischiava di vanificare l'ordinanza e di creare un pericoloso 'effetto domino'. Il nuovo provvedimento ribadisce che le misure in questione vanno applicate, abbattimento compreso, a tutela della salute animale e di quella pubblica.
L'ordinanza è stata firmata ieri dalla Turco e subito trasmessa alla Regione Campania, visto il carattere d'urgenza. Entra infatti immediatamente in vigore, in attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Le autorità sanitarie della Regione Campania - recita l'ordinanza - devono applicare le misure di polizia previste dall'ordinanza del ministro della Salute del 14 novembre, fra cui l'abbattimento degli animali infetti. Per l'abbattimento dei capi e la distruzione del latte e dei suoi derivati - si precisa nel nuovo provvedimento - le autorità competenti si avvalgono delle forze di Polizia e dei Nas. I piani regionali per la prevenzione e l'eradicazione delle malattie degli animali a carattere diffusivo, previsti dalla Finanziaria 2007, devono essere messi a punto nel rispetto dell'ordinanza in materia del 14 novembre. Le disposizioni di quel provvedimento, dunque, rimangono valide, vanno attuate e vengono ulteriormente rafforzate da questa nuova ordinanza a tutela della salute animale e della salute pubblica. E' punibile chi causa la diffusione di patologie come quelle in questione, che sono trasmissibili all'uomo, e dunque rappresentano un pericolo per la salute pubblica, e che costituiscono una fonte di contagio per gli animali sani, pregiudicando la salvaguardia del patrimonio genetico. (Mad/Adnkronos Salute)