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STUDIO, RESTA NOME DEL SOCIO CHE NON C'E' PIU'

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Una recente sentenza della Corte di Cassazione ( prima sezione, n. 1476/07 ) ha fatto finalmente chiarezza sulla possibilità, per gli studi professionali associati, di mantenere il nome del professionista fondatore anche se questi ha lasciato l'attività. La Cassazione è stata chiamata a dirimere un conflitto legale che durava da anni e che vedeva lo studio associato fra avvocati Carnelutti, uno dei nomi più noti del settore, denunciato in quanto aveva mantenuto il nome del fondatore anche dopo la sua scomparsa. Secondo i ricorrenti, uno studio associato, identificando i professionisti che vi operano, non poteva mantenere il nome di uno che non era più attivo all'interno dello studio. La sentenza è risultata veramente salomonica in quanto la Corte non ha accolto nessuna delle due posizioni e si è espressa in modo da non accontentare nessuno sostenendo che il nome del fondatore, e che negli anni ha sempre identificato lo studio, può essere mantenuto a condizione che siano elencati in fila i nomi di tutti i soci. Lo studio Carnelutti, per niente soddisfatto della sentenza, ha già annunciato il ricorso alla Corte di giustizia europea in quanto la legge italiana discrimina gli studi nazionali rispetto a quelli di altri paesi europei. Per il futuro una mano potrebbe arrivare dalla Riforma degli Ordini proposta dal Ministro della Giustizia, Clemente Mastella, che identifica e protegge la ragione sociale degli studi professionali al di là ed in aggiunta ai nomi dei componenti e consente, per questa via, l'identificazione dell'attività professionale per il tramite di un nome che prescinda dalla effettiva e contemporanea presenza nello studio di un professionista che abbia quel nome. ( Italia Oggi, 27 gennaio 2007)