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ANAGRAFE EQUINA, DE CASTRO APRE AI VETERINARI

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Sulla questione delle competenze del medico veterinario nell’organizzazione dell’anagrafe equina, si registra l’apertura del Ministro Paolo De Castro a “intervenire in sede di stesura del manuale operativo o per il tramite di un protocollo da adottarsi d'intesa tra il Ministero delle Politiche Agricole e della Salute”. E’ quanto emerso nell’incontro che il titolare di Via XX Settembre ha avuto martedì scorso con la FNOVI. Il Presidente Gaetano Penocchio ha chiesto al Ministro che nella elaborazione del manuale operativo risulti sempre evidente come l’anagrafe sia di “straordinaria importanza per la conoscenza e la sorveglianza epidemiologica, condizione essenziale per gli obiettivi di salute animale e sanità pubblica veterinaria”. Il Ministro De Castro attende ora che la FNOVI avanzi “una proposta operativa che possa incidere sul sistema”. Il Decreto Mipaaf 5 maggio 2006 ( Linee Guida e per l’organizzazione e la gestione dell’anagrafe equina da parte dell’UNIRE ) rinvia a successivi provvedimenti attuativi che chiamano in causa il Ministero della Salute e la sua titolarità sulle finalità sanitarie e di epidemiosorveglianza dell’anagrafe del cavallo. Fra questi provvedimenti- ancora in via di definizione ed in ritardo sull’appuntamento del 1 gennaio 2007 che avrebbe dovuto segnare l’avvio dell’anagrafe- figura quel Manuale operativo che, riguardando da vicino le competenze veterinarie, è al centro dell’attenzione del settore ippiatrico. La questione ruota attorno all’identificazione del cavallo, un atto che la Categoria ritiene sia prerogativa del medico veterinario e che invece l’originaria stesura del DM 5 maggio 2006- poi emendata dalla Conferenza Stato Regioni , affidava a non precisati “operatori specializzati”. La veterinaria auspica che il Manuale operativo in via di definizione precisi che l’inoculazione del microchip, in quanto atto sanitario, venga eseguita solo dal medico veterinario.