“La decisione di non rinnovare il consiglio è stata presa di comune accordo tra Lombardia, Emilia Romagna e Ministero della Salute, perchè si intende procedere a un profondo rinnovamento dell’Istituto”. E’ questa la versione data al Corriere della Sera dalla Giunta lombarda sul commissariamento dell’Istituto Zooprofilattico di Brescia decretata il 14 novembre al Pirellone. Ma il Ministero della Salute non conferma e convoca per oggi gli assessori alla Sanità della Lombardia e dell’Emilia. Il Sottosegretario di Stato alla Salute- Serafino Zucchelli- ha voluto questo incontro “ allo scopo di arrivare a una soluzione concordata sulle nomine”. Il congelamento delle attività scientifiche derivante dal commissariamento ( otto commissari “per svolgere l’attività che di solito compete ad una sola persona, il direttore generale”- dicono all’Istituto) è stato duramente criticato da un gruppo di dirigenti in forza presso la sede bresciana di Via Bianchi che affermano: “non ci sono motivi per ipotizzare un profondo rinnovamento della struttura e la stessa giunta lombarda incarica, sino a poco tempo fa parlava di ulteriore sviluppo e di strategie. Siamo preoccupati per il futuro perchè lo smembramento dei servizi ora centralizzati avrebbe pesanti ripercussioni”.
