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BSE AI MINIMI STORICI NELL’UNIONE EUROPEA

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La mucca pazza, nella sua variante umana - la variante della malattia di Cruetzfeldt-Jakob - ha 'ucciso' una seconda volta in Olanda, proprio nel momento in cui i casi di encefalopatia spongiforme bovina (Bse) sono scesi al minimo storico in Europa: da 37.000 nel 1992 sono scesi a 210 quest'anno - cinque in Italia - secondo gli ultimi dati a disposizione di Bruxelles.
La nuova vittima in Olanda e' un giovane di 16 anni a cui la malattia era stata diagnosticata nel mese di marzo e a giugno le autorita' olandesi avevano informato del caso sospetto gli uffici europei. Philip Tod, il portavoce del commissario europeo alla sanita' Markos Kyprianou ha indicato che ''il ragazzo e' deceduto a fine ottobre e la diagnosi - in base alle informazione notificate dalle autorita' olandesi - e' stata confermata recentemente''.
Nel maggio del 2005 aveva invece perso la vita in Olanda una giovane donna di 26 anni sempre a causa dell'equivalente umana dell'encefalite spongiforme che colpisce i bovini (Bse). Difficile sapere quando il contagio sia avvenuto considerando che la malattia puo' avere un lungo periodo di incubazione, secondo alcuni esperti anche di qualche decennio. Una delle cause possibili resta la carne infetta consumata in passato soprattutto nel Regno Unito dove la malattia e' stata accertata e dove il maggior periodo di crisi si situa tra nel decennio 1986-1995. Dal 1994 l'Ue ha introdotto misure per lottare contro il morbo ma negli anni novanta sono state registrate ancora frodi come l'importazione illegale di carne britannica in Belgio e in Olanda, come ha denunciato nel 1997 la stessa Commissione europea.
Ora Bruxelles ritiene che il rischio di contagio sia infimo considerando l'arsenale di misure sanitarie - unico al mondo - applicate in modo severo dal 2000 per combattere la diffusione del morbo. I dati parlano chiaro: negli ultimi sei anni l'Europa ha effettuato quasi 58 milioni di test sugli animali e il numero dei casi si e' ridotto di circa 10 volte. Solo in Gran Bretagna i casi di mucca pazza sono passati da 1.198 nel 2001 a 84 quest'anno secondo i dati al momento a disposizione di Bruxelles. Certo e' stato proprio il Regno Unito a pagare il prezzo piu' elevato in vite umane: al 3 novembre scorso erano 158 i decessi notificati rispetto a 164 pazienti contaminati. Globalmente, considerando le informazioni degli ultimi giorni giunte agli uffici competenti europei, sono 197 i casi di contaminazione conosciuti nel mondo. Il numero piu' elevato dopo la Gran Bretagna e' individuato in Francia con 19 decessi e due casi sospetti, e tre decessi e un caso sospetto in Irlanda. Ora sono salite a due le vittime in Olanda come del resto negli Usa. In Italia l'unico caso risale al 2003, con il decesso di una giovane siciliana. Un caso isolato e' stato registrato (secondo la rete europea d'informazione delle malattie di cui la notifica e' obbligatoria) anche in Spagna, Portogallo, Giappone e Canada e in Arabia Saudita. I piu' facilmente colpiti sono gli adolescenti e i giovani adulti. Del resto il paziente piu' giovane ha iniziato a sviluppare i sintomi della malattia a 12 anni. Il malato presenta disturbi di comportamento, seguiti in breve tempo da forme di demenza, tremori e incapacita' di controllare i movimenti e l'equilibrio. Tutto e' iniziato alimentando i bovini con farine prodotte da carcasse di altri animali malati. Gli animali da erbivori sono diventati carnivori. L'infezione, superando la barriera della specie, e' arrivata cosi' fino all'uomo. Dal 2000 le farine animali sotto accusa sono state messe al bando e l'Europa vigila sulla sicurezza alimentare insieme agli stati membri ma c'e' chi paga ancora gli errori del passato.(ANSA).