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UNIVERSITA' INCURANTE DEL DESTINO LAUREATI

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Il Presidente dell’ Ordine dei Veterinari di Palermo, Paolo Giambruno, ha scritto oggi al Rettore dell’Università del capoluogo siciliano esprimendo contrarietà al progetto e dichiarando di impegnarsi “a non lasciare nulla di intentato per impedirne la realizzazione.” La lettera è indirizzata per conoscenza al Ministero della Salute, dell’Università, agli Assessorati regionali, alla Conferenza dei Presidi, alla FNOVI e a tutti gli Ordini della Sicilia. Scrive Giambruno a proposito dei Monti Sicani, individuati fra Palermo e Agrigento, come possibile area per le sedi policentriche: “La zona dei Monti Sicani viene descritta come zona ad alta vocazione zootecnica, attraverso la presentazione di dati assolutamente non veri: 3,3 milioni di allevamenti di polli (ma chi ha scritto il progetto ci prende per polli?) ed una concentrazione di aziende zootecniche superiore di quasi tre volte rispetto ai dati ufficiali presenti nella Banca dati Nazionale. Non c’è nei Monti Sicani un solo allevamento di polli a carattere industriale o comunque superiore alle 250 unità (...) e la concentrazione zootecnica della zona non è per nulla dissimile dalla concentrazione zootecnica delle aree dell’isola. (..) L’economia zootecnica non è capace di produrre redditi soddisfacenti né di reggere la concorrenza anche per la mancanza di substrati di interesse veterinario: mancano gli stabilimenti di macellazione, di deposito e di lavorazione delle carni, manca del tutto l’industria alimentare dei prodotti di origine animale, non esistono mercati ittici, industrie ittico conserviere, impianti di acquacoltura, giardini zoologici, canili, ambulatori veterinari, ippodromi, centri di ristorazione collettiva, manca l’industria mangimistica, mancano gli impianti di trattamento dei sottoprodotti di origine animale. Mancano persino le problematiche legate all’igiene urbana veterinaria, anche a causa della bassa densità della popolazione umana. L’economia zootecnica di quella zona non è in grado di assicurare un reddito sufficiente ad un solo veterinario libero professionista. In Sicilia esiste già una facoltà di medicina veterinaria, antica e blasonata presso l’Università di Messina, che già da sola sforna ogni anno un numero di veterinari eccessivo”. Il Presidente Giambruno prosegue parlando di “analisi superficiale dei bisogni formativi”. Assicurando di non lasciare nulla di intentato per ostacolare il progetto dell’Ateneo palermitano, Giambruno scrive “ Una Università che si pone fine a se stessa, che non si interfaccia con la società civile, che ha necessità degli studenti solo per alimentarsi e sopravvivere e che si mostra incurante del futuro occupazionale e del destino dei propri laureati appare cinica, inutile e pericolosa”.