Domani, sabato 21 ottobre 2006, alle ore 11.00 sarà presentato a Palermo ( Sala Lanza dell'Orto Botanico) un progetto di istituzione di una "Facoltà policentrica di medicina veterinaria" nell'Università di Palermo. Alla presentazione del progetto sono state invitate- da parte del Professor Francesco Maria Raimondo dell’ateneo palermitano- le autorità regionali della Sicilia, le rappresentanze locali delle organizzazioni allevatoriali, della produzione agro-zootecnica, Confindustria e Confcommercio. Solo alcuni ordini provinciali veterinari (Agrigento, Caltanissetta, Trapani e Palermo) sono stati convocati, insieme agli ordini degli agronomi ed alle ASL delle stesse province. Invitati anche l’IZS di Palermo, l’Istituto Sperimentale Zootecnico per la Sicilia e l’Istituto di Incremento Ippico della Sicilia. Il Presidente dell’ANMVI, Carlo Scotti, e il Presidente della FNOVI, Gaetano Penocchio, informati solo oggi di quanto programmato per domani a Palermo da alcuni Colleghi, hanno rispettivamente mobilitato i Colleghi della Regione e scritto alle Autorità annunciando ferma contrarietà. Il Presidente dell’ANMVI ha rivolto un appello urgente ai Colleghi siciliani affinchè si rechino domani- fuori dalla sede dell’Orto Botanico di Palermo- con il foglio della petizione contro la proliferazione di sedi universitarie rivolta al Presidente della Repubblica, allo scopo di testimoniare la contrarietà della Categoria all'apertura di nuove facoltà di veterinaria e di promuovere la raccolta delle firme. Il Presidente della FNOVI, sentite le organizzazioni di Categoria, ha scritto all’ateneo palermitano chiedendo immediato riscontro e portando a conoscenza i Ministeri e le autorità competenti del “disappunto” e della “assoluta contrarietà” della Federazione. Penocchio ha anche stigmatizzato "la mancanza di considerazione, preventiva e contingente, nei riguardi dell’istituto ordinistico- lacunosamente informato a livello regionale solo nella figura dei Presidenti degli Ordini Provinciali di Palermo, Agrigento, Trapani e Caltanissetta- e nei riguardi della stessa Federazione Nazionale (FNOVI), la cui presenza in Palermo non più di due settimane fa, in circostanza pubblica, avrebbe potuto rappresentare occasione di adeguata e dovuta informativa".