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PROGETTO DI RIFORMA DELL'UNIVERSITA'

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" Gli industriali vogliono scommettere moltissimo sull'università, per metterla in condizioni di competere" -ha detto il direttore generale di Confindustria, Maurizio Beretta, aprendo i lavori del forum tenutosi il 13 giugno a Roma alla presenza di docenti universitari, rettori, parlamentari e rappresentanti dell'industria. Il forum è stato organizzato per presentare il " Piano d'azione per l'università", il progetto di riforma dell'università predisposto dalla Confindustria. Gianfelice Rocca, vicepresidente dell'Associazione Industriali per l'education, ha introdotto il progetto evidenziando gli indicatori di inefficienza del nostro sistema universitario. In primis la spesa per il settore universitario inferiore a quella degli altri paesi e la ripartizione delle risorse che provengono per l'80% da fonti pubbliche. Poi, l'età media dei docenti che supera di dieci anni quella dei colleghi degli altri Paesi europei, il finanziamento per borse di studio fermo allo 0,14% del Pil, contrio una media Ocse dello 0,25% e la bassa propensione all'innovazione e al trasferimento tecnologico. Nella classifica 2005 delle migliori università, poi, il primo ateneo italiano si trova al 125° posto nel mondo ed al 50° in Europa. Per uscire da questa crisi la Confindustria propone quindi un progetto di riforma che è stato in gran parte condiviso sia dal mondo universitario che politico e che può essere sintetizzato in alcuni punti:
-portare a compimento il processo di autonomia degli atenei, ridisegnando i ruoli dei soggetti responsabili della governance (rettore, consiglio di amminisrtrazione, senato accademico)
-favorire la mobilità degli studenti, aumentamdo la spesa per borse di studio e prestiti d'onore
-innalzare dall'attuale 3% al 20% la quota di Ffo distribuita tra gli atenei in base alla valuatazione di qualità
-sostituire il valore legale del titolo di studio con un sistema di accreditamento analogo a quello già esistente in diversi Paesi europei
-promuovere l'internazionalizzazione del sistema e l'ingresso di docenti stranieri nelle nostre università
-adottare incentivi fiscali per le imprese che scelgono di investire nell'università
-individuare percorsi universitari professionalizzanti e spendibili sul mercato del lavoro, progettati dagli atenei in collaborazione con regioni ed imprese.