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PALII, PRONTI PER RACCOGLIERE LE FIRME

”Stiamo valutando l’opportunità di una raccolta di firme presso i lettori, da consegnare alle autorità competenti, per cambiare, in modo molto più severo i regolamenti di queste feste tradizionali che si traducono immancabilmente in reati, di vario tipo, contro la legge”. Lo annuncia oggi sul quotidiano Libero Oscar Grazioli: “ sono stanchi anche i veterinari- scrive il Collega- di entrare in azione con la siringa letale. Hanno studiato per curare, non per ammazzare cavalli”. Dello stesso avviso anche ANMVI e SIVE che si sono già dichiarate disponibili a sostenere una petizione che dia regole certe alle manifestazioni storiche che utilizzano gli animali e in particolare i cavalli. L’ANMVI non chiede l’abolizione di questo genere di manifestazioni, ma nuove regole per fissare al primo posto le garanzie sanitarie del cavallo, non più inteso come strumento della gara, ma vero protagonista, meritevole di ogni considerazione, tutela e rispetto. “I medici veterinari – ha dichiarato il Presidente dell’ANMVI Carlo Scotti- non possono tollerare di essere chiamati in causa solo per soccorrere o peggio sopprimere.” In base alla nuova legge sul maltrattamento animale, non rientrano nel campo di applicazione del nuovo codice penale le manifestazioni storiche e culturali autorizzate dalla regione competente. Un Accordo tra le Regioni e il Ministero della Salute risalente al 2003 stabilisce che lo svolgimento di gare di equidi o altri ungulati nel corso di manifestazioni popolari può essere autorizzato dalle Regioni e dalle Province Autonome solo nel caso in cui “la pista delle corse sia ricoperta da materiale idoneo ad attutire i colpi degli zoccoli degli animali sul terreno asfaltato o cementato” e nel caso in cui il percorso della gara, sia “circoscritto con adeguate sponde capaci di ridurre il danno agli animali, in caso di caduta, nonché per garantire la sicurezza e l’incolumità delle persone che assistono alle manifestazioni”.