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UE CONTRO PIRATERIA AGROALIMENTARE

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Il vicepresidente della Commissione Europea, Franco Frattini, ha presentato ieri "la curva crescente delle contraffazioni che ormai spaziano dalle scarpe, agli occhiali, sino alla farmaceutica e all'agroalimentare. Nel corso della conferenza, il Commissario responsabile per la Giustizia, Sicurezza e Liberta', ha presentato una proposta di direttiva destinata a rafforzare la lotta contro le contraffazioni. La proposta stabilisce sanzioni penali minime per chi commette le infrazioni: quattro anni di reclusione per infrazioni commesse nell'ambito di un'organizzazione criminale o che comporti un rischio grave per la salute o la sicurezza delle persone. La sanzione pecuniaria comminata dovrà essere di almeno 100 000 EUR, o di 300 000 EUR se vi è collegamento con un'organizzazione criminale o rischio per la salute o la sicurezza delle persone. La proposta consente agli Stati membri di irrogare sanzioni più severe. "Solo con un sistema chiaro di sanzioni penali, potremo agire insieme in questo campo". Frattini ha ricordato, tra l'altro, i rischi che i prodotti contraffatti provocano al consumatore, la necessita' di proteggere il diritto d'autore, infine l'urgenza di porre fine allo sfruttamento dei bambini nell'utilizzo in questo tipo di produzione". Con la proposta di direttiva, la Commissione ha accolto il contenuto della sentenza della Corte di giustizia europea, secondo la quale le disposizioni di diritto penale necessarie per l'effettiva attuazione del diritto comunitario sono materia di diritto Ue. La proposta è stata accolta con favore dalla Cia- Confederazione italiana agricoltori: "è un'iniziativa che ci trova d'accordo. Ogni tipo di pirateria, compresa quella agro-alimentare, deve essere combattuta con la massima fermezza al fine di tutelare sia i consumatori che i produttori, sradicando un fenomeno che provoca gravi danni all'economia e al mercato". L’Italia, subito dopo la Francia, è la più colpita dalla contraffazione, dai ‘falsi d’autore’ dell’alimentazione. Ogni anno, secondo la CIA, la nostra agricoltura perde 2,5 miliardi di euro a causa del crescente assalto dell’agropirateria sui mercati internazionali: dai prosciutti all’olio di oliva, dai formaggi ai vini, dai salumi agli ortofrutticoli è un continuo di imitazioni che provocano danni rilevanti ai nostri Dop, Igp e Stg, che rappresentano invece la punta di diamante del made in Italy”.