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IL DECRETO AVIARIA E' LEGGE

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Il decreto legge sulle misure urgenti per l’influenza aviaria è stato definitivamente convertito in legge dal Senato dove è stato licenziato ieri, in terza lettura dopo le modifiche apportate dalla Camera, con l'accoglimento di emendamenti che riguardano interventi urgenti a sostegno degli allevatori avicoli ( differimento e sospensione di pagamenti per oneri e tributi). Il provvedimento, all’articolo 1, prevede l’istituzione di un Centro nazionale di lotta ed emergenza contro le malattie animali che definisce e programma gli obiettivi e le strategie di controllo e di eradicazione delle malattie. Il Centro si avvale direttamente degli IZS con i loro centri referenza e, nel testo di conversione, “in particolare di quello per l’influenza aviaria di Padova”; svolge compiti di indirizzo, coordinamento e verifica ispettiva anche per le finalità di profilassi internazionale mediante l’Unità Centrale di Crisi unica per tutte le malattie animali, raccordo tecnico-operativo con le analoghe strutture regionali e locali. Le modalità di partecipazione alle attività del Centro saranno definite con successivo decreto del Ministero della Salute e delle Politiche Agricole. Rispetto al decreto originario, il testo di conversione in legge precisa anche che “il ministro della salute adotta con ordinanza, ove occorra e comunque con un limite temporale non superiore a sei mesi, la sospensione parziale e o totale dell’attività venatoria sull’intero territorio nazionale”. Nel frattempo, gli stati membri dell'Unione europea hanno approvato , in una riunione del Comitato scientifico Ue per la catena alimentare e la salute animale (Scfcah), una serie di decisioni della Commissione europea relative alle restrizioni all'import e alle misure in materia di bio-sicurezza attualmente in vigore contro il rischio di influenza aviaria. Le decisioni approvate, si legge in un comunicato, riguardano la Turchia, la Croazia, la Romania e la Russia. In particolare, spiega la nota, per la Turchia e la Croazia -''date le rigide misure di controllo applicate in questi paesi''- l'attuale divieto sulle importazioni nell'Ue sara' applicato su base ''regionale'' in modo da coprire solo le aree colpite in precedenza dall'influenza aviaria. Quanto alla Romania, il divieto sulle importazioni di pollame vivo resta per l'intero Paese, mentre verra' seguito un ''approccio per regioni'' per la carne di pollo ed i relativi prodotti. Nel caso della Russia, invece, e' stato concordato di ''prolungare'' le misure esistenti e di estendere il principio dell'applicazione regionale. Il Scfcah, conclude la nota, ha inoltre votato a favore di una proposta della Commissione Ue di estendere fino al 31 maggio 2006 le misure di bio-sicurezza esistenti per proteggere gli stormi domestici dall'influenza aviaria.(ANSA).