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SPERIMENTAZIONE:INTERROGAZIONE AL MINSAL

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Il 14 aprile scorso, nella seduta n.612 il Sottosegretario alla Salute, Cesare Cursi ha risposto a un’interrogazione parlamentare dei deputati Azzolini, Schmidt, Emerenzio Barbieri, Angioni, Zanella, Russo Spena, Calzolaio e Chiaromonte sull’utilizzo degli animali a fini sperimentali o ad altri fini scientifici. L’interrogazione si richiamava a un indagine compiuta dalla LAV da cui emerge che le sperimentazioni sulle specie in estinzione su cani, gatti, primati e/o a scopi didattici e senza il ricorso dell’anestesia risultino essere in aumento e che le comunicazioni da parte degli stabilimenti utilizzatori a Utg, Aziende Usl e Comuni non vengono regolarmente inviate. Il Sottosegretario Cursi ha spiegato che “non risultano al ministero della salute le omesse comunicazioni di protocolli sperimentali alle prefetture - uffici territoriali del Governo, da parte di ditte o istituti di ricerca e secondo i dati aggiornati in possesso di questa amministrazione, non risulta l'esistenza di stabilimenti utilizzatori non autorizzati”. “Le autorizzazioni in deroga – ha aggiunto Cursi - sono rilasciate, previo parere tecnico scientifico dell'Istituto superiore di sanità, il quale segnala l'esistenza di metodi alternativi validati. Riguardo alle misure adottate per l'incremento di metodi alternativi validati, si precisa che il ministero della salute ha accolto favorevolmente la recente istituzione dell'Italian Platform Alternative Methods (IPAM), con l'obiettivo dell'applicazione e della divulgazione dei metodi alternativi.” Al Ministero i deputati hanno inoltre chiesto perché i protocolli sperimentali presentati al Ministero della Salute da parte dell'Istituto Superiore di Sanità nel 2002 e 2003 non elencano tutte le figure professionali così come richiesto dalla Circolare ministeriale esplicativa del Decreto Legislativo 116/92, n. 8 del 22 aprile 1994, e perché lo stesso Istituto risulta essere contemporaneamente stabilimento utilizzatore ed organo di controllo. “Riguardo all'ipotesi di un possibile conflitto tra le attività di controllore e controllato dell'Istituto superiore di sanità (ISS), – risponde Cursi - si ritiene doveroso precisare che quest'ultimo è un ente di ricerca finalizzato alla tutela della salute pubblica, ed inoltre organo di controllo, secondo la vigente normativa. Il Servizio biologico per la gestione della sperimentazione animale, nel formulare i richiesti pareri di competenza sui protocolli sperimentali, agisce in completa autonomia rispetto ai vari Laboratori dell'istituto stesso che effettuano ricerche. Relativamente alla mancanza di figure professionali nei protocolli sperimentali, inviati dall'ISS al Ministero della salute, l'Istituto ha sottolineato che tali protocolli riportavano sempre il nome del ricercatore responsabile della sperimentazione, del veterinario del benessere e di un tecnico. Va considerato che nelle strutture di stabulazione dell'Istituto opera uno staff di persone, con compiti di routinarie attività di mantenimento e di controllo del benessere degli animali, che non vengono menzionate nei protocolli sperimentali. Deve, inoltre, essere precisato che la valutazione dei protocolli sperimentali, prevista dal Decreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 116, di attuazione della direttiva n. 86/609/CEE in materia di protezione di animali utilizzati ai fini sperimentali o ad altri fini scientifici, e gestita dal citato Servizio biologico, risulta sicuramente più accurata, se eseguita da esperti che, svolgendo anch'essi un'attività di ricerca analoga, siano in grado di individuare eventuali punti critici del protocollo in esame. Nei casi, inoltre, di valutazione di protocolli interni, il Servizio ha acquisito il parere di esperti interni, non direttamente impegnati, e del Comitato tecnico-scientifico, avvalendosi anche dell'ausilio di referee esterni all'ISS”.
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