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ALEMANNO, SU ENCI INUTILI DIFFAMAZIONI

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Ieri alla Camera il Ministro delle Politiche Agricole, Gianni Alemanno, ha inviato la risposta scritta all’interrogazione del deputato Raisi (AN) che, “ alla luce di gravi fatti”, chiedeva di “rimuovere dagli attuali incarichi il dottor Piercarlo Malvolti Presidente dei sindaci ENCI ed il dottor Gianluigi Pezzano, nominato consigliere del Ministro nel dicembre 2003, dopo quattro anni di commissariamento dell’Ente. I “gravi fatti”- a cui si riferisce l’on Raisi nell’interrogazione presentata il 16 febbraio e sottoscritta dal deputato Saia- riguardano scandali e precedenti penali a carico dei designati ministeriali. Non solo. Secondo l’interrogante, il nuovo Consiglio dei rappresentanti ministeriali non ha rispettato alcuni accordi presi con i precedenti Commissari; in particolare, sarebbe venuto meno “quanto deliberato dalla Delegazione cinofila di Bologna che, avendo trovato un deficit finanziario lasciato dalla precedente gestione (circa 150 milioni di vecchie lire), chiese e ottenne dal Commissario dell'epoca la possibilità di pianificare un rientro nell'arco di otto anni.” Raisi sottolinea inoltre che “sono state disconosciute nuove società di razza riconosciute durante i periodi precedenti”. Infine, ricorda la nomina “ come rappresentante dell'Ente presso la Federazione cinofila internazionale di Bruxelles la moglie del Presidente della commissione di disciplina di prima istanza dell'Enci nel probabile tentativo di vantare un credito nei suoi confronti”. Il Ministro Alemanno ha giudicato gli elementi addotti da Raisi e Saia “privi di fondamento ed inutilmente diffamatori”, smentendo addebiti penali e giudiziari a carico degli interessati. I rappresentanti dell'ENCI - ha aggiunto Alemanno- in seno alla FCI (Federazione Citologica Internazionale) sono numerosissimi e tutti noti Giudici ENCI. La circostanza che la moglie di un membro della Commissione sia un noto giudice e faccia parte di tale rappresentanza assolutamente casuale”. Quanto alla Delegazione di Bologna, “l'ENCI si riservato di accertare, attraverso i propri legali, se nei confronti del signor Sarti sussistano gli estremi del reato di appropriazione indebita per le somme dovute all'ENCI ed indebitamente trattenute a titolo di improprio finanziamento dell'Associazione. Infine, per quanto riguarda il disconoscimento di società di razza, riconosciute durante i periodi precedenti, il MInistro Alemanno ha riportato in Aula le seguenti precisazioni prodotte dall’ENCI: “ 1)che in data 30 giugno 2004 il Club Italiano Amatori Outcharka ha perso la qualifica di socio ENCI per la mancata armonizzazione del proprio statuto alle norme emanate dall'Ente, come disposto dal Regolamento generale di attuazione approvato con decreto ministeriale del 16 aprile 2003; 2) che in data 2 luglio 2004 il Consiglio Direttivo dell'ENCI ha revocato le delibere commissariali di riconoscimento ad associazione specializzata di razza del Club Italiano Alaskan Malamute e del Gruppo italiano specializzato Samoiedo, per mancanza di requisiti previsti dalle norme statutarie dell'Ente. La tutela di tali razze stata riaffidata al Club italiano razze nordiche, che svolge regolare attività zootecnica. ( www.camera.it)